Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

falso nome di « sviluppo della famiglia». Nella psicologia di Freud, il fenomeno « lavoro» è soggcllo alla stcss:1 <;orte sollo falsi nomi, come «sublimazione», «libido» o « istinto dell'Io» Malgrado la loro :intiteticità, « j due sistemi scien– tifici si trovano nella energia biologica di ogni organismo vivo il quale, secondo i nostri modi funzionali di pensare e sentire, si esprime nel lavoro da una parte e nella sessualità dallaltro ». Non è questa 13 sede per esporre dellagliatamente la teoria del dottor Reich, il quale considera l'orgasmo come la m:1.nifcstazione centrale della ses– sualità: « E' il punto focale dei problemi eh~ nasc0nc nei campi della psicologia e nello stesso tempo in quelli della fisiologia, della biologia e sociologia». L'au– tore applica questa idea sino alle sue ultime conseguenze, mentre Freud, verso la fine della sua vita, ritrattò una parte della sua teo1·ia della sessualità. « Là scuola psicoanalitica restringe la sessualità ad una funzione secondaria, per guadagnarsi i suffragi dei reazionari». Teodoro P. Wolfe, il traduttore del libro del dottor Reich, dic€' che la teorb di Freu<l circa il sesso era rivoluzionaria all'inizio. La storia della psicoan:1.lisi « è essenzialmente la storia dei tentaLivi incessanti per quietare le reazioni del mondo scandalizz:i.to. Per rendere social– mente accettabile la psicoanalisi, la sessualità doveva essere spogliata del suo significato reale e sostituita con un'altrc. Così Jung la rimpiazzò con una rilo– sofia religiosa, Adler con una morale (laic3), Rank con il Trauma del parto, etc.». In America, dove pullulano le scuole di psicoanalisi, l'ipocrisia pubblica abusa di termini accademici, di neologismi incomprensibili per le masse, e di argomenti come questo: « L'agente importante nella eziologia della neurosi non è la sessualità, bensì il fattore sociale», il che pone in evidenza il sospetto circa la sessualità in generale e fa risaltare, per contrasto, l'enorme importanza dei fattori sociali. TI dottor Reich riconosce la formula.eziologica originale di Freud, con– cernente la neurosi: essa è « il risultato di un conflitto fra le sollecitazioni istin– tive e le opposte sollecitazioni sociali». Secondo Wotfe, il dottor Reich è il primo che ha studiato non soltanto il processo dell'orgasmo in sè, ma anche le condi– zioni sociali che innuiscono su questo processo in maniera che produca la neu– rosi di massa. Indagando direttamente questo processo nelle cliniche per operai, nelle grandi assemblee pubbliche, rest.'.\ndo a rnntatto permanente col popolo, il dot– tor Reich è giunto alla conclusione che « la maggior parte della popolazione soffre di neurosi in forme più o meno attenuate, e che queste neurosi si debbono senza eccezione alla perturbazione della vita Sf"Ssuale dell'uomo o della donna». « La salute fisica dipende, quindi, dalla potenza dell'orgasmo, ossia dalla ca– pacità di abbandonarsi al godimento della eccitazione nell'atto sessuale natu– rale». A coloro i quali credono che questo problcmé\ dell'orgasmo non abbia nulla in comune col problema sociale. l'autore replica: « La grande diffusione attuale delle neurosi si deve al caos sessuale proc\otto da una società basata sull'autorità». Ecco il punto centrale del dibattito: sessu?.lità e libertà. Libertà sessuale significa, innanzitutto, educazione sessuale integrale per poter godere, senza le 637

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