Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

mise a studiare per proprio conto, aiutata anche dal fratello Ciriaco. Incominciò a frequentare le assemblee e le riunioni o_ peraie, dedicandosi alla lotta attiva, in_ sieme ad un gruppo di compagne, come Teresa Caporaletti, Maria Rcyes, Elisa Lcotar ed altre. Nel 1907, con Maria CoL lm:o, Virgini.i Boltcn e Marta Newelstein, fondò il primo gruppo anarchico femmini_ le. Non mancarono le occasioni per impe.. gnare a fondo le sue capacità oratorie, co– me in occasione dello sciopero degli in– quilini, fino a quando - ella non aveva che 18 anni! - la polizia, considerandola elemento pericoloso, le applicò la famige– rata Ley de Residencia con la deportazio– ne, di conseguenza, alla città d'origine. Ha inizio così la sua vera vita di mili. tante, che la condusse, braccata dalla poli. zia di tutti i paesi, in America, in UrtL guay, in Brasile, sino a quando, ne] 1910, clandestinamente potè rientrare in Argen. tina. Non è possibile dire di tutti gli avveni. menti ai quali la Bucla prese parte; pos_ siamo dire, in sintesi, che non ci fu pro. testa, movimento, ribellione a cui ella non prendesse parte, con la penna, con la parola, con la presenza. Questa sua specie di biografia è breve, ma densa di fatti, di nomi e la sua lettura è molto utile per conoscere la presenza del movi. mento anarchico nelle lotte proletarie ar_ gentine. La Buela ha attualmente 75 anni: il suo fervore, la sua abnegazione, la sua fede sono intatti come nel passato. Ella an• cora continua la sua lotta emancipatrice, senza tentennamenti e senza soste. EMILIA RENSI Anu;oseia di vivere {pag. 123, ediz. del 1964, s.i.p.). Sono poche pagine, fitte di osservazioni 608 psicologiche, che traggono, a volte, Io spunto da avvenimenti o fatti quotidiani e si innalzano, attraverso una ferrea lo– gica deduttiva, a considerazioni d'ordine generale. Sono delle pagine amare, angosciate, e, quindi, umane: da esse, però, per l'attento lettore, scaturisce una lezione di vita per_ chè invitano a contare sulla ragione, a rendersi conto di quanto la superficialità di certi atteggiamenti sottende di costrut. tivo e di buono per l'avvenire umano. Quando l'autrice afferma che « il dolo. re è il più grande sostegno di ogni chiesa, che la gente frequenta con tanto zelo, perchè spera di trovarvi aiuto e difesa dai guai quotidiani, e per lo sgomento super. stizioso che, non frequentandola, le toc.. chino in sorte pene ancora più gravi delle attuali», quando trova il modo di dire che «tutte le religioni, dalle più antiche al. le più moderne, hanno un fondo di cru. deità e di immoralità :io, quando, ancora, scrive che « molti egoismi e molte cnidel. tà si compiono e si sono compiuti» in no. mc « della fede in una vita eterna,. - e si potrebbe continuare nelle citazioni - c'è quanto basta per trarre le conseguenze necessarie per una rigenerazione educati. \'8 dell'uomo e della società in cui esso vive. L'angoscia di vivere questa ,,ita, « taL mente anarchica che sfugge perfino alla prova sperimentale,., non genera, a no_ si ro modo di vedere, un ripiegamento in. timo, un attesismo ascetico, un annichili_ mento dell'azione, non invita cioè all'at. teggiamento dei saggi indiani che « pren– dono la via della foresta», ma - di fronte alla constatazione delle ambizioni, delle cupidigie, delle viltà, delle prepotenze che si perpetuano da secoli - incita, sia pure in nome del dolore delle vittime, ad « u. scir dal pelago alla riva ».

RkJQdWJsaXNoZXIy