Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

additando il« gesuita proibito>> e le correnli più spregiudicate che si muovono in essa. Ma in tttlli i tempi la Chiesa ha avuto i suoi moderni– smi che ha tollerato o perseguitalo a seconda dei casi. Non vi furonO forse cattolici che han sim.patizzato con Garibaldi e il risorgimento na– zionale? Questo però non infirma la politica borbonica ed austriacan– te della Chiesa che non ha fucilato Garibaldi perché non ha potuto mettere le mani su di lui. Nel testamento di Toglia.ili che tanto interesse e tante discussio– ni ha susdtato, non nelle file proletarie ma nei circoli dirigenti, per le nuove prospettive di potere in esso tracciate, v'è una parte dedicata al problema religioso. In essa viene archiviata la celebre definizione di Lenin per attribuire una funzione di progresso allo spirito religio– so. E qui lo spirito religioso conduce alla Chiesa cattolica, alla gerar– chia eccelsiastica e alle organizzazioni che da essa promanano. Per spianare la strada alle future nozze comunismo-callolicesimo, tali am– missioni sono indispensabili. Ma la parte che ha maggiormente incu– riosito è laddove si permette cli criticare le misure repressive nei con– fronti della religione avvenute in alcuni paesi comunisti. Per noi il comunismo si coniuga con la libertà senza limiti di tutri gli uomini. Tl problema della repressione religiosa non ci riguarda per– chè in una società veramente comunista nes.':un atteggiamento umano deve essere represso . .4nche nella migliore società sono inevitabili at– teggiamenti ed opinioni retrive; il problema non è di reprimerli mrt. di to~liere ad esse il potere di reprimere la società. La libertà della Chiesa. oggi in Italia ,ignifica la libertà di far vrevalere la scuola confessionale con. i soldi dello Stato, significa la lihertà di censurare o cli proibire le manifestazioni artistiche e di pen– siero non conformi al catechismo - e se per il momento non riven– dica libertà più pesanti è perchè non lo ritiene opportuno. Questa nostra irriducibile avversione all'azione liberticida della Chiesa non comporta esclusivismi umani. Nelle battaglie per l'eman– cipazione non si chiedono biglietti da visita: in essa possono affluire individui e masse calloliche, perchè lo spirito dei tempi penetra anche nelle fortezze più impenetrabili. In tali situazioni la solidarietà non deve impedire di rnettere in guardia questi uomini o queste masse dai richiami dei ministri in cui essi credono ed ogni qualvolta si verifichi un conflitto tra la loro coscienza e gli ordini della gerarchia, l'incita– mento sarà di seguire la loro coscienza. Questa duplice illusione sociale e religiosa abbatte psicologica– mente il proletario e gli impedisce di contrapporre a.i problemi e alle prospeflive di potere, problemi e orospettive di libertà. Il principio di un risveglio proletario come coscienza di un nuovo avvenire sociale, sarà la fine di questo cieco affidamento nello Stato e nella Cl,iesa. ALBERTO MORONI 547

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