Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

dine: risvettafela come dolore per chi vuol savere, come male per chi 11ive, come assurdo ver chi ha sav11to e vissuto.I assurda che sf11gge anche se invade, che irrita quando è soltanto ambiguo, che si fa odioso pere/tè fa male e non vi sa rispondere.I Queste (e idee, e le mete - giacchè ci capita di vivere - sono la verilà senza veli, la libertà con giustizia, e, ancora, più libertà ver voi! Il vensiero vive sempre amante e mai sapiente, lofla e spasima per la ,,erità che si fa semvre e non si è fatta mai. Vediamo la libertà con gli occhi della giustizia e miriamo alla giustizia con g(i occhi della libertà. Più libertà per voi, perchè noi ne prendiamo secondo il bisogno e pos– siamo regalare quanto ve ne occorre per farvi veri uomini. Soltanto dm•anti all'enigma s'inchina umilmente la fronte; si abbassa la mente nrn non dimentichiamo per questo il furore dello spirito a motivo di manifeste ingiusti– zie: de11o svetracolo offensivo di una castn che fu l'unica a non partecipare al Ri– sorgimento d'Italia - tra i Mille mar!cavano solfanto preti e contadini -, con le altre classi a\/\'ersò l'Unità dopo il '70 ed ora go,•erna ed è il paese legale; a cagion de11a tragicomica di w1a chiesa che colpisce ver molti secoli gli italiani che parlano di patria Roma Italia e, anche ora, su essi « e mangia e beve e dorme e veste panni». Che cosa è il Sillabo o ìl Vicario. se la sesta crociata storica di Federico li, imposta dal « Califfo dei Franchi» all'imperatore esclusimmente per allontanarlo dall'Italia e p<, tere così allungare la mano nera sulle sue terre italiane - che un tedesco voleva unire con tutto il resto -, ma non per salvare un sepolcro santo o divino, che per 11n imperatore ed11cato nel Vaticano valeva bene 1111 trattato col nemico senza spargimen– to di sangue e questo trattato invece, per un Califfo, significava allora Federico subit':J di ritorno in Italia; ebbene, se la sesta crociata, l'unica incruenta e quindi la sola ragionevole, non è riconosciuta dalla chiesa?! Se si scoprono le tombe - niente paura -, i morti non risorgono e così la tradizione si può pure e di piil arricchire. Si biasima la contraddizione, epp11re l'esemvio è sacro e non è 11nico e nemmeno raro. E allora concludete: chi si cmttraddice vive, clii non si contmddice non esiste; chi ha la veritil è sen::;a ragione, chi ha la ragione è senza verità. Una tesi, un'idea è legittima solo a condi::;ione che il suo sostenitore sopprima per essa il suo spirito di corpo, che è Pochezza di spirito; riconosca. che c'è una storia bella anche se è me:,sa all'indice come il Dialogo sui massimi sistemi, o perchè alza i suoi fastigi sul sangue dei re; eviti un difetto comune a molti uomini, difetto non mentale 111adi mentalità, e proclami, basta tacitamente, la sua in'sufficien<,a ad afferrare t11ttoJl vero; « non pianga nè rida nè detesti ma capisca» d1e il vero si trova dov11nque e i11 11ess111ta parte. Dunque, st:uza coltivare la pa::;zia, scostate un pò la vita, staccatevi dalle cose, sospendete il tutto elle è la sfinge che sfida t11tti i secoli e tutti gli dei; se la temete, fatevi coraggio a disprezzarla e a schernirla nello stesso tempo. E' troppo? vi si rerlde freddi? ed è troppo anche per clii ve lo dice, scettico p!!r consapevoleu.a, ribelle per infinite ragioni. Si contraddice e si deve, co11cielo e ten ;;, contraddire: come scettico non preoccupa, come ribelle sì! a un dio che è un vitello d'oro, a una religione che è simile alle altre religioni e t11tte « sono simili alle lucciole: per brillare hanno bisogno elci buio»! t ! (da " L'ultima crociata dei vez.zenti » del prof. LEONARDO EBOU) 580

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