Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

• Dopo il mio ritorno vi sarebbero sl<lle minacce, accoslamemi e peuego– lezzi con alct1ne verso11ali1à... ver rimellere //Ilio sua giusta strada». Così, in tutta la sua corrispondenza si snoda questa tri~le mentalità d'un uomo che rumina continuamente contro i ~uoi avversari. La sua loquacità si manifesta molto sovente e spesso tratta i compagni come asini, come ~emigno. ranti. come nullità, come imbecilli ed invita il ~uo corri~ponclentc a divertirsi sulla • preghiera finale» di Dcnis a Proudhon - contenula in una lc11cra del. 1'11 settembre 1867 in cui si richiamava al prossimo Congresso di Bruxelles - scrivendo: • ... Darei io SIesso il colvo di grazia a questi asilli di proudhonmisli. D'al· tronde, nel ravporlo ufficiale ciel Consiglio generale (11wlgrado i loro sforzi, i ciarloni parigini 11011 lrarl110 fXJllllo i11111edire la nostra rielezione), darò foro delle fmslate •. 11 suo ,,ocabolario s'arricchisce di cspre~..,ioni ... « mollo fraterne• all'indi– rizzo degli uni e degli al1ri: il mbcrabilc Star, i bricconi inglesi delle Trade Unions. Così parla e scrive Marx e non è che agli inizi! Col progredire dell'lnternazion::tle, cresce la virulcnzri del suo linguaggio e dei suoi personali risentimenli che si traducono in atti di accusa in cui la slealtà raggiunge la villania, scn1.a tultavia discostarsi da un giudizio che non sembra troppo severo. Infatti, questa presa di co~cienza che, ~ccondo Mane, implica l'accettazione della sua concezione del socialismo e del suo metodo, avviene con qualche dif– ficoltà. La rcsis1enza delle masse operaie, o meglio cli alcuni dei loro rappre. sentanti, è tanto forte che è indispensabile ricorrere a pressioni e sotlerfugi. E' appunto ciò che intende Marx quando parla della lotta continua del Consi. glio generale contro le selle e, bbognerebbe aggiungere, delle lotte in seno al Consiglio generale. Se il marxismo finì coll'imporsi, ciò fu dovuto anche, se non del tutto, all'abilità manovriera di Marx cd al suo senso tattico che ha un suo contenuto dottrinario. Le manovre, che Marx confl.!ssa con cinico piacere in tutta la sua corrispon– denza, le trovo espresse nella raccolla di documenti pubblicati a cura di Jacques Freymont. Vi si colgono ancora delle perle che rivelano non solo la concezione di Marx sul suo ruolo in seno all'Associazione ma anche l'uso che egli conta di trarre dalla posizione di preminenza che ha conquistato nel Consiglio con mezzi gewitici indegni d'un compagno che si dice al servizio della classe operaia,, Egli ~i serve degli uni contro gli altri giacchè - bisogna aggiungere - sono numerosi i rivali ambiziosi. Marx interviene sempre per interposta persona. Egli non si compromelle mai. Egli si muove dielro le quinte, non compare in pubblico. Non è un demo– cratico e se ne vanta: « Essi s! ,1a,1ao arie d'importanza in pubblico e non fan. no nulla•· 557

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