Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

società romana dopo qualche secolo, così anche il socialismo moderno si adattò fatalmente, dopo qualche decennio, alla società capitalistica attuale. La social-democrazia andava a determinare la morte del socialismo rivolu– zionario. Mentre la Prima Internazionale aveva tendenze cosmopolite e con– dannò nel 1868, ogni partecipazione nelle guerre borghesi, la Seconda Internazio_ nale, dimenticando in un modo sempre più irresponsabile il suo compito - che consisteva nel combinare la lotta contro il capitalismo con la lotta contro la guerra -, divenne lri vittima dei suoi stessi mezzi politici. Ogni « democrazia socialista» è condannata a tradire il suo socialismo ed a collaborare alla costru– zione del capitalismo moderno. dimostrando nello stesso tempo che la demo. crazia - qualunque sia la sua aggettivazione - è soltanto uno strumento com– plicato di cui si serve la classe dominank per governare e dirigere i popoli che credono governarsi e dirige1·si da se stessi. Avendo la democrazia moderna ae– cettato il sistema parlamentar.e e 1a partecipazione al governo degli Stati capi– talisti e imperialisti, contemporaneamenlr.! la Seconda Internazionale fu travolta dalla ideologia nazionalistica; non solo, ma, collaborando i suoi aderenti alla edificazione dello Stato, si senlirono obbligati a partecipare alla difesa della nazione. Per questo motivo, la guerra mondiale fu Ja grande dimostrazione del– l'insuccesso morale e pratico del socialismo moderno ... Da parte dei neo..marxisti che, da diversi punti di vista, erano influenzati dalle idee anarchiche e sindacali. s1ico-rivoluzionarie, vi fu una opposizione seria, senza dubbio, contro la guerra nazionale capitalista e la loro tallica fu ispirata, in distinti casi, da motivi ve_ ramente rivoluzionari. Ciò nonostante, per come provai nel mio opuscolo Le persecuzioni religiose nella Russia Sovietica, dopo la rivoluzione del 1918, il bolscevismo e la terza Internazionale (il cui obiettivo fu in realtà quello di dominare il mondo intero) hanno degenerato sempre più dal punto di vista rivoluzionario, perchè hanno impiegato nella loro lotta tulli i mezzi inquisitoriali: la polizia segreta, l'op– pressione, la censura, il militarismo e la guerra. Non è necessario che mi dL lunghi su questo, perchè anche tu, nella lettera a Barbusse, hai protestato in maniera esemplare contro l'impiego dei mezzi che sono essenzialmente in contra_ sto con l'obiettivo perseguito (4). La conclusione venne, luminosa, anche se tragica: - Si può affermare, pertanto, che la situazione disastrosa in cui si trova sommerso il mondo moderno deriva in primo luogo da una carenza di respon– sabilità. Irresponsabilità della classe capitalista che, cercando soltanto la domL nazione, il possesso e il beneficio immediato, ha fatto deviare sempre più il pro– cesso economico dal suo obiettivo essenziale, che consiste nella soddisfazione delle necessità fisiche, morali e culturali di tutti i membri della società. Questa irresponsabilità è andata così lontano, che si è arrivati anche a far un com– mercio della guerra. Si è impiegata tutta la scienza moderna - il cui fine ~4) Questa lettera ~ Contro la violenza• fu pubblicata in Evolutlon (Parigi, 15 fc:,braio 1929) cd in altre riviste. 533

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