Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

significato relativo della guerra per i secoli passati, ma aveva già capito chia– ramente che esiste 1.ma contraddizione essenziale fra la lotta - la quale è una delle caratteristiche dell'uomo, come uomo-, cd i mezzi di guerra, i quali sono sempre più un atlentato alla giustizia universale. Questa giustizia deve essere pre– cisamente la finalità di ogni lotta umana. Per esprimermi col linguaggio di Freud, Proudhon ha voluto sublimare la guerra violenta in una lotta non violenta, e ciò è possibile solo se vengono sviluppate k: forze morali e spirituali pili profonde dell'uomo ... E' noto che ciò è stdto capito da santi e saggi, in Asia, vari secoli prima di Cristo; e che, come ha dimostrato Erasmo, per esempio, anche nel Vangelo (che dal punto di vista Jel pensiero e della morale ha diverst lati deboli e inaccettabili) è chiaramente sviluppata l'idea del guerriero spirituale che lotta per la giustizia e per la pace. Tuttavia, i cristiani, in generale, si sono lasciati ispirare piuttosto da Marte o da M<1mmone che da Gesù, che essi esaltano come • loro divino Salvatore ... Per un certo periodo sembrò che il movimento socialista moderno avesse un'interesse per tutto ciò che è umano. Questo movimento scm_ brava continuare la tendenza rivoluzionaria delle sette cristiane che, da circa duemila anni, hanno continuato a lot1are - sia pure pigramente e ispirate da idee confuse - per una società basata sulla giustizia e libera da ogni violenza ... Dopo una breve pausa, De Ligt, affrontò il punto essenziale del problema: - Durante innumerevoli secoli, gli uomini avevano vissuto e organizzato la loro vita sociale in una manien1 piuttosto istintiva e cieca. ln Cina, da oltre 2.000 anni, e in Europa, da alcuni secoli, sorse prima un sentimento e poi una coscienza della responsabilità rispetto all'evoluzione storica. Si è capito che il pensiero umano e la coscienza umana prendono parte al processo della storia e che agiscono in essa come fatlori sempre più importanti. Coscienti di questo fatto, gli uomini più perspicaci hanno affermato che, invece di aspettarsi ogni cosa da una provvidenza divina, era necessario che i singoli divenissero essi stessi la loro provvidenza; e che Dio, dal quale si sperava ogni cosa, era stato soltanto un Asylum ignorantiae e un Asylum impotentiae, un rifugio cioè per l'ignoranza e l'impotenza degli uomini. La filosofia borghese, specialmente la filo– sofia idealistica classica germanica, penetrò sempre più nella storia e contribuì molto alla conoscenza del genere umano da se stesso. Secondo questa filosofia, il senso della storia è l'evoluzione dello spirito della libertà che non potrebbe essere conquistato se non dagli stessi uomini. Questa idea fu anche la base del socialismo moderno, sia di Marx che di Bakunin. Anche Marx, che fu profondamente influenzato non solo da Hegel, ma pure da Fichle, riconobbe nel « Manifesto comunista .. che si tratta, nella nostra vita, di creare delle libere associazioni ne-Ile quali la libertà di ognuno sarà la condizione della libertà di tutti. Nello stesso tempo, i socialisti moderni del secolo scorso hanno indicato ai prole,ari il loro compito, la loro « missione storica» consistente nella conquista della loro stessa libertà sociale e culturale, la quale doveva signrncare anche la liberazione del genere umano ... De Ligt con amarezza, proseguì, dicendo: - Purtroppo però, come il cristianesimo an1ico si adattò fatalmente alla 532

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