Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964
In un la'>cicolo ulteriore della :,tessa rh·i.,ta, Federica J\lontscny, in occasio– ne della pubblicazione di alcune leLte. re inedite di Gcorge Sand a Flaubert, tentò di :-.labilirc un parallelo Ira la "buona Signora di Nohanl" e lsadora Duncan. Ed eccone ugualmente la tra. du;,ione; « Tra Gcorgc Sane! e 1saclora Dun– can , i ru una differenza più morale che vb-,uta c una distanza più intuiti– \"a che reale delle posizioni e dei con. cctti. ha.dora Duncan ebbe della vita un -,cntimen10 sensuale e tragico; fu, nella sut1 complessità, una rigura meno complc.,. .. a di Aurore Dupin (5) che ebbe clcllt1 vita e dell'amore un senso più mbtico, più idealistico, più csal. tato, meno carnale, e, non di meno, tanto matcrno quanto quello di Isa– dora Duncan. Oue'>t'ultima aveva cieli 'amore una conccl'ione ellenica, superficiale, epi– dermica, malgrado gli intimi penetrali che avcrnno conquistato in essa la pii.1 grande prw.,ione della sua vita: la ma- 1crni1à. Gcorge Sand, esaltata, meri– dionale, impetuosa, assillata da un in– lCJl'>Odesiderio cli prodigarsi, sarebbe certamente diventata monaca se non fo:-:-.c :-.tata ritirata a tempo dal con– \'t:nto nel quale stava compiendo la propria educazione. L."l differenza pili ..,cn'>ibile che visibile risiede nel fatto che lsadora gioì dell'amore in tutto il '>UO complesso, in tutto quanlo esso incarna di piacere e di sofferenza, di gioia e di dolore, di serenità e di vio. ll'nza impetuosa. George Sand invece sorfrì dell'amore. Amando fobbrilmcn. te, ognuno dei suoi amori si trasformò (51 Vero nome di Gcoigc: S:'lnd: Aurorè Du• rin, biironc~\il Dudc\an1 (18™-1876). 522 in un conflitto, in una tragedia, in una lotta, in uno s1ral'i0 intimo, allorché arrivò la disillusione o la rottura. 1n tulta la sua vita non si trova alcuna di quelle rughe liberatrici da un amore troppo assorbente e troppo passionale - e in seguito troppo doloroso - co– me fu il caso per lsadora. Per il :mo famoso abbandono di Alfredo dc .\.\us– sct, che ella ci spiega es~1uricntcml'nte nel romanzo Elle et Lui, ci fa compren. · dere come questa sua unica fuga fosse ~tata pienamente giustificata, conter– mandoci fra l'altro la ,ecchia preme~– ~a che i poeti sono sempre stati dei poveri amanti. Sempre troppo preoccu– pati di se s1cssi; in generale· leggeri vanitosi macchiati cli narcisismo, met– tono nell'amore una tal dose di enfasi e di attenzione pcr~onale che non per– mette lorn affatto di consacrarsi alla donna amata. « Per questa donna, innamorata co– me nes~un'altra, l'amor..:: rivestì costan– temente un carattere di sacrificio. Per quanto vasto possa essere stato il ~uo pensiero, il suo cuore fu certamente pili grande, che sempre si rh·ersò in. teramcnte nelle passioni e nei ,·incoli che agitarono tutta la sua vita. E gli uomini che 1·iuscirono a comrnuon.:rla e che seppero risvegliare in lei il suo sentimento eternamente vigilante; co. loro che riuscirono a impressionare la ~ua anima e b sua natura così ,·i\'a• mente impressionabile, trovarono in lei non soltanto l'amore ma il piì.t gran. dc entusiasmo e la più forte \'olontà. Non ricordo - e d'altronde non ha nessuna importanza - chi disse che Gcorgc Sand sposò la causa di tutti gli uomini che amò; ma poiché ne amò parecchi, non c'è affatto da sorprcn. derci se essi furono causa di non poche contraddizioni della sua vita. Nel 1848,
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