Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964

del criterio sem,u:llc ed epicureo della vita. Non si trova in essa l'angoscia del tormento, il rombo del tuono, la forza distrut1rice del fulmine, la vio– kn.1a impetuosa degli oceani inlUriati, nelle cui vi'>ccn.! sianno generandosi le 1empcstc creatrici delle grandi piogge che p1·eparano il letto alla teri-a che poi feconda il bacio del sole. Fu una tcrr:l in fiore, baciata da un sole ar– dente e luminoso. Le sciagure si abbat. terono su di lei - ad esempio l'orrore ddla morte dei suoi figli, un dramma sta7iante (4) - ma seppe sopportarle con dignità esemplare, in silenzio, sen– za mendicare false pietà. D'altronde era un essere che desiderava la calma, che ·amaw, la felicità che procura l'amore, che vi\'cva la gioia: tulta carne viva, tutt'anima animalrice cli questa carne. Era il di ruorl che la torturava. Un o. scuro destino fece una tragedia della \'ila di qucst:l donna che volev,, essere felice, che non portava in sé che mO– ti\"i di gioia, che aveva del mondo e della viia una concezione amabile, ot– timist:i e serena. Vi sono altre vite, aL tre e!'.islen.r.c, in cui il darmma, il dua– lismo si presenta inversamente: è dal di dentro che il tragico emana, che sor– ge il supplizio il quale muta in dram– ma ininterro110 una vita apparentemen. te pacifica e tranquilla. • In rsadora l'amore non suscitava alcun problema, non era accompagna– to da nessun conflitLo interno, da nes– suna lolla, da alcun dramma. Quando un uomo le piaceva, lo acceuava o le si offriva. Ne incontrò diversi - come il puritano Stanislawski, il grande com. positore russo - che la rifiutarono; che furono forteue inespugnabili per la sua seduzione femminile. Buona, con un suo giudizio particolare che da tcm. po si era formata sugli uomini, non portava loro alcun rancore. Non era una Salomé, come ebbe occasione di dire raccontando l'avventura che ave\'a corso con un grande scultore yanchec, altra \'Ìrtù mascolina sorda agli accenti di questa bella sirena. Per ognuno di essi pro\·ò un sentimento distinto, e, nel giudicarli, dimostrò la sua nobiltà e la sua generosità. E' una le7ione di ,erenità e di bontà piena d'amore che questa donna - allrice l!ell'cterna e grandiosa commedia dei ::.cntimcnti e degli istinti: attrice e non elemento passivo né comparsa sottomes<,;a - dà all'orgoglio e al rancore mascolino ... « 1 el libro manca un episodio -- for– se il più doloroso delta vita di lsadora Ouncan -: il suo amore per Essenine, poeta russo, alcoolizzato e tormentato, fratello spirituale di Poe, di Verlaine, di Baudelaire. Jsadora soffrì molto per lui e con lui. Esseninc finì pci- suicidar– si. La morte di lei, conosciuta da tutti, terminò con un ultimo avvenimento tragico, questa vita straordinaria, an. titesi deUa vita e del pensiero beethO\'C• niano. Ella, s'incamminò verso la sof– ferenza attra\'erso la gioia. Pagò lutte le sue gioie col dolore, tutti i suoi sor– ri!'.i con i singhiozzi, tutta la sua vita dionisiaca con un I rapasso I ragico. Nacque sotto il segno di Afrodite, e la Dea la fece scomparire quando ancora poteva brillare alla sua corte: ultima grazia di cui era degna - ella che a– mava la Bellezza al di sopra di tulio - e che forse sollecitava ardentemente, mentre cominciava a vedersi languire nella malinconia del suo proprio au- f~J I ~uoi figli trO\tlrOno anch·c~~i 1:i morte tunno ». in un tragico :'ICcidentc. 321

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