Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964
intendono il liberalismo, la socialdemocrazia cd il cristianesimo, dimenticando che la salvezza non potrà mai aversi dal potere e dalla religione, che sono la . patria dei ricchi, dei ladri, dei tradilori e dei transfughi. Da Licurgo ad Hobbes, l'abolizione della proprietà per costituire la libertà è stata la maggiore preoccupazione della filosofia. Il lavoratore è il padrone della produzione. Impadronendosi del commercio, dell'industria e dell'agricoltura, il popolo ha nelle sue mani il capitale soci:-tlc, che non è la proprietà, bensì la unione della libertà e dell'intelligenza dirette all'emancipazione. La proprietà di. storce e prostituisce ogni cosa. « L'uomo è nato buono, ma la società lo ha fatto diventare depravato» disse Roussenu. E Bous,;;ct aggiunse: « Quando dio formò i caratteri dell'uomo, non tralasciò la bonlà n. La forza della ragione storica ci dice che, per colpa della proprietà. della miseria e della guerra, sono stati ge. nerati tutti i crimini della socie1à. li sapere si st:cibaucndo senza esclusioni di colpi in questa lotta continua, mentre il progresso va scrivendo il nuovo vangelo di qucsla crociata. Proudhon scrisse che « ogni società, in cui la forza insurre7.ionalc viene com– pressa, è una società morta per il prog1·csso ». Il fanatismo, l'ignoranza e l'oscu. rantismo non possono lottare per il progresso. La Prima lnLernazionale - che fu la sede in cui vennero dibnllute le idee, apparentemente più sventate, come par~,·ano quelle di Cabet, di Luis Blanc, di Fourier, di Malthus, degli utopisti e dei razionalisti - fu apportatrice di saggezza e di conoscenza per una migliore vita dell'uomo. « La comunità prende la sua fine come suo iniz.io n, allo scopo di 'itabilirc un corpo di dottrina ed un èquilibrio ideologico. Gli ostacoli deri– vanti dall'interpretazione dì quelle concezioni servirono a chiarire la necessità di sollecitare l'avvento della nuova società. li ruolo spettante al socialismo scientifìco parlamentare è stato ormai supe– rato. Ora le antenne sono rivolte verso l'azione nel senso di restituire la fiducia umana nella liberazione del proletariato e di fare della rivoluzione una dottrina. L'e\'oluzione obbliga a non frenare la corrente del progresso, partecipando alla struttura dell'economia dei popoli ed utilizzando tu11i i valori - incominciando dall'uomo - senza lasciarne disperdere alcuno. Nessuna organizzazione sino ad oggi ha compreso questa necessità cd è per ciò che il socialismo rivoluzionario - per come venne chiamato allora quello anarchico - fa appello alla lolla af. fìnchè tutti gli uomini onesti partecipino ad essa. * * * Queslo messaggio di libertà ebbe un'eco sia in seno all'fntcrnazionale e sia in seno alle associazioni fedcr:1.liste durante quel periodo di dibauiti che si ved. fìcarono tra il 1864 ed il 1880. s: g!unse all'esposizione dell'anarchismo collelli– vista e del comunismo anarchico come espressione inequivocabile del pensiero internazionale. Dalla Conferenza di Londra del Congresso dell'Aia, sia in seno alla Lega Internazionale della Pace e delh libertà e sia nel Congresso di Basilea, l'ideale rivoluzionario restò solido. La circolare del Giura, il congresso antiauto. ritarìo di Saint-Imier, nonchè il Congresso di Berna ratificarono la stessa linea di condolta che aveva spinto gli inh:rnazionalisti a creare 1;1norganismo solidale 46'>
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