Volontà - anno XVII - n.8-9 - agosto-settembre 1964
andare ir1ccntro ad una restrizione delle la politica domina l'economia, questa a. vendile, piuttosto che aumentare il be- vrà un~1 vita sempre stentata, giacchi;! Ì;! nesserc collettivo; e questo, indubbiamen- risaputo che la politica è una soprastrut. te, pel' !a sua volontà inflessibile di non tura difensiva per le classi che domin:1.- mutare «politica», poichè sappiamo bt.• no, o per quelle che intendono avdarsi ne che nelle attuali strullurc sociali, la sulla via del potere. Giustamente è stato politica è l'inseparabile sorella mancina eletto che la politica non difende I'« or- delt'economia. dine sociale», ma « un ordine di classe». Nei regimi cosiddetti comunisti si com- E mentre la vera autentica economia aiu. mette sostanzialmente lo stesso errore tata dalla tecnica, tende ad aumentare «matematico», sebbene per altre vie e ed n migliorare !a produzione con tempi sotto altre forme. Il «comunismo» sem- di lavoro più brevi, senza intaccare il \a- bra lontano dalla sostanza capitalista so- \ore dei salari, un dato diritto, una daw prattutto per il fatto che garantisce il ideologia ed una particolare politica han. lavoro a tutti; anzi, obbliga senz'altro no soprattu110 una funzione di difesa dei a la\'Orare, ma il potere d'acquisto medio rapporti esistenii in un dato momento delle sue popolazioni non si eleva al di storico: mentre con l'economia vi è sempre ~apra di quello medio dei lavoratori oc- possibilità che l'intero corpo sociale ::tc- cidcnta!i. Le cause sono diverse, ma prin. quisti un'integrale libertà, con le seconde cipalmente possiamo dire che dipende la libertà diviene invece un monopolio dalla necessità di essere anch'esso « po- di una data classe. litico»: necessità, ad esempio, di avere un formidabile esercito e, inoltre, cii Un ,litro errore ~ quello di considernre «militarizzare» lo stesso lavoro e lo stcs. la tecnica in antagonismo con i « rapporti so meccanismo dei sistemi di produzio• esistenti cli produzione», come in un pri. ne e di distribuzione. E un'economia mi- mo tempo P!.!nsava lo stesso Marx. E giu- litarizzata rende necessariamente il mer- stamente B. Rizzi fa osservare (op. cit.) cato rigido e automaticamente controlla· che la tecnica produlliva, ossia le rnac· 10 come il funzionamento di una macchi- chine. se incontrano un antagonismo, lo na qualsiasi. Esiste dunque una « con- incontrano sempre « con la capacitù di giuntura» <- un obbligo di «austerità» consumo del mercato, meglio ancora, col anche di carattere «comunista». potere d'acquisto del consumatore pro- Si obietterà che tanto il capitalismo letario e non mai coi rapporti esistt.'nii occidentale quanto quei paesi del « co- di produzione, 0 con l'appropriaziont" in- munismo » che hanno ricchezze naturali, divicluale »_ In altri termini, l'operare del- esitano alquanto ad inviare capitali o ma- la macchina, in quanto tale, non rodna tcric prime a quei paesi ove i dittatori il mercato, bensì è !a debolezza dd potè. politici locali dimostrano più ambizioni re d'acquislo in generale che arresta il che buoni propositi verso il bene comu- mercato e, di conseguenza, fa fermare an• ne, ciol· dove è giustificato il sospetto chè che le macchine; e queste, naturalmente, gli eventuali prestiti non vadano compk. non possono per sè stesse debellare la tamentc a beneficio della collettività. Si stupidità di chi le domina. tratta di un'obiezione non del tutto in- « La sorgente dcll'antago11ismo marxi• consistente; ma nello stesso tempo, è pu_ ~la - continua acu1amente l'autore so- re un'ennesima prova che fino a quando pracitato - va cercata altrove; essa ri· 458
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