Volontà - anno XVII - n.7 - luglio 1964

celti liberali perchè anch'egli sentiva nel. Naturalmente egli non tollerava oppo- J'uomo un " male innato,, che lo portava sizioni alla realizzazione di questa « filo- a giustificare alla fin fine ogni d1spo1ismo sofia dei germanici» respingendo le idee e persino balorde assurdità come egli so- di Kant ed Hegel come « non germani-· sticnc nel saggio " Lo staio co111111ercia,. che». le chiuso• dedicato al ministro prussiano Sappiamo quali disastrosi effetti ebbe- Von Struensec. « La leoria dello stalo di ro queste idee per la Germania e l'Euro- Fich!e iuchuieva lulli i postulali neces- pa intera. sari per w1 ordine economico capitalistico di stalo posto sollo la direzio11e di w1 govenw 111odella10sul vecchio stalo di casta prussiano, l'insieme che nel llOStro Nella filosofia tedesca il pensiero di He. tempo s'è te111atospesso in tulla falsità gel è stato dominante e determinante: il di gabellare come socialismo. Mentre es- suo « divenire • ,si esprime nei tre con- so assicura ai ciuadini la loro esistenza cctti di tesi, antitesi e sintesi: ciascun fe- mareriale, esige in cambio un caro prez.- nomeno porta in sé il suo opposto, « il z.o, la rinuncia ad ogni libertà personale quale deve per una necessità interna op<"- ed ogni associazione culturale co11 'altri rare al determinarsi di un nuo,,o fenc- popoli ». meno», la sintesi, cht!, l'.I. sua volta, divic. La complessa e contrastante personalità ne la tesi di una mnva ~erie di fenomeni. di Fichte è rilevabile in altre opere tra Si disse che egli ru l'araldo del pcnsic• le quali i "Discorsi alla nazione germa- ro evoluzionista, ma questo modo di pcn. nica », in cui si rivela patriota germanico: sarc « contraddice il vero concello evo- per questo fu considerato "il vero prlr luzionistico basalo sul divenire organico, /eta del pitì puro germanesimo ». Fonda- il quale necessarùm1ent~ esclude la pus mentalmente, i.n questi discorsi egli pro- sibilità che una specie possa mutarsi nel pugnava una educazione .statale della gio. suo opposto•· Le « categorie • hegeliane, ventù, affidata cioè ad individui delle cui secondo le quali interi popoli sono distin. azioni fossero responsabili solamente di guibili sul piano etico-biologico rispetto fronte a dio e alla loro coscienza. Con ad altri, hanno generato la presunta su- dò nasceva nei governanti il diritto di periorità di una razza rispetto ad un'altra. imporsi sui sudditi per qualsiasi cosa - identificabile con caratteri « inreniori ». anche con la forza - se aveva come fine Tn ogni nazione creata « dallo spirito del il loro benessere e la loro felicità. mondo come strumento per l'esecuz.ioue Egli coltivò persino l'idea di una pre- dei suoi misteriosi piani, Hegel vedeva sunta superiorità dei germanici, la « mis- vivere uno spirito nazionale sevarato che sione storica dei germa11ici • che trovò la prepara per il compilo ad essa asse. una eco nella letteratura socialista ad ope_ gnato. Ne segue che per lui ad ogni na- ra specialmente di Lassalle. z.ione è affidata una speciale missione sto. TI Fichtc affermava che la Germania e- rica per cui è determinata in anticipo ra " la m'adre e la ricostruttrice del/'11- ogni forma della sua attività storica». manità: tra tutte te nuove nazioni siete Ancora più in Ili di Fichte! - TI quale cer- tioi che definitivtw1ente portate il germe cava di giustificare col ragionamento la della loro perfezione umana, a voi è alfi- pretesa " missione storica dei gcrmani– (!a,0 il cammino del suo sviluppo». ci »: in Hegel « la missione del popolo 442

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