Volontà - anno XVII - n.7 - luglio 1964
tono chiaramente che l'uomo è la continuazione di una scimmia ancestrale, e che la sua apparizione - probabilmente in Africa - si spiega con la grande varietà di specie superiori di antropoidi che esistevano appunto in Africa; così pure il gesuita Teilhard de- Chardin. la cui opera filosofica \'a su~cilando tanto scandalo, ammette la medesima disccnd1,:nz.a, appoggiato in ciò eia numerosi cattolici antidogmatici. Un problema che dovrebbe interessarci e dovrebbe da parte nostra susci– tare dibattiti e studi :J.deguati è quello riguardante gli uomini di scienza, che si sono rivolti alla religione o ad essa hanno aderito e la cui percentuale è più elevata di quella del secolo passato o dt;:i principi del secolo attuale. Spiegarlo in maniera grossolana come ho sentito spc~se volte da pari<; di alcuni compa– gni i quali si richiamavano alla <,tupidità umana, non persuade la persona intelligente, nè apporta alcunchè di convincente. Inna117itutto questi uomini, anche quando non credono alle fole del Vecchio e del NuO\'O Tc~tamento, sono indotti verso la religione da ragioni morali, oltre che da regole di condotta, che essi non han trovato altrove. Non si dimentichi che Tolstoi era anarchico e cristiano. Bakunin ammetteva nel wo Catechismo rivoluzionario che i cre– denti avrebbero praticato la loro religione a condizione di sostenere le spese delle loro chiese e di pagare col loro denaro sacerdoti. Anche quando egli spie– gava il fenomeno religioso lo approfondiva più di quanto non facciano i nostri critici di oggi. Tuttavia ritengo che nel nostro movimento nessuno abbia po– lemizzato con tanta forza cont10 ogni categoria di credi spirituali. Se 1a fede - che è esaltazioni: ddla personalità ad un grado che il razio– nalismo non può raggiunger<! - attrae a sè tanti uomini, i quali non hanno nulla a vedere con la beata cecità dei nostri avi (quando erano credenti), non sarà forse perchè le scuole materialistiche non hanno soddisfatto gli aneliti spirituali di persone alle quali ripugna il materialismo volgare, contro il quale si scagliava Bakunin? E non manchiamo al nostro dovere non dando una ri– sposta ad una domanda come posta più avanti e non appol'lando nuove fonti di etica umanitaria superiore a quella che sino ad oggi si conosce? Perchè - riassumendo - da circa trent'anni un maggior numero di per– sone è andato verso la religione, mentre ~l· ne 50110allontanate molte dall'anar– chismo? Poniamoci il prnblema con b probità e la rettitudine che dovrebbero essere le nostre permanenti guide. Un altro esempio: Due anni addietro, nella ri\'i:.ta Vlcws and Comments, che si pubblica a New York, le5si un articclo 5uJlc possibilità della vittoria di una rivoluzione armata negli Stati Uniti. Il sorprendente era che gli autori di esso fossero dei nordamericani, perchè non si poteva giammai supporre che una popolazione, la quale possiede uno st:J.ndard di vita come quello statuni– tense cd anche un regime politico col quale esso concorda, potesse comunque pensare ad una rivoluzione sociale. Ciò mi sembra tanto insensato quanto l'affermazione fatta da questi compagni che lo stato nordamericano contiene– io nucc tutti i mali dello Stato comunista russo, col quale non va fatta alcuna 415
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