Volontà - anno XVII - n.7 - luglio 1964
Def!erre è particolarmente sostenuto nel– la sua campagna elettorale da un gran rmmero di clubs, comitati e circoli, la cui apparizione e protiferazio,w sulla scena politica è una delle caratteristiche della situazione francese. Tutti questi clubs vor– rebbero anche attrarre i sindacati. Ma si– no a questo momento non vi so,w riusciti. Paradossalmente è nella C.F.l'.C. - il sin– dacato cristiano che sta per cambiare la sua denominazior1e - che essi ottengono ancora i migliori risultati. Lo scopo comune, sia dei gollisti e sia degli antigollisti, è quello di circuire, in– tegrare i sindacati e di incorporarli in « una gra11depolitica nazio,ia/e >. I golli– sti dispongono di tutti i mezzi per aggiun– re al ricatto la seduzione: rifiutando i sindacati il « contrat de progrès > che vie– ne a loro proposto accompagnato ad un regolamento del diritto di sciopero, allora il potere se la prende direttamente con il diritto di sciopero, cominciando con alcu– ne categorie del settore pubblico. E' così che .~i è giunti a. far votare dalla mag– gioranza parlamentare la soppressione del diritto di sciopero per il personale addetto alla narigazione aerea. Trattasi di una misura parziale, che fa parte d'un piano più ampio diretto a ridurre il campo d'a– zione indipendente delle organizzazioni ope– raie, giacchè sono appunto esse che rifiu– tano di collaborare con la politica gover– nativa. D'altra parte, gli antigollìsti fan– no appello al senso di « responsabilità > dei sindacati perchè prendano parte alla campagna di successione e perchè abban– donino it regolo d'oro - divenuto piombo vile - dell'indipendenza sindacale. La C.G.T. è da molto c 1 1e lo Ila lasciato nelle mani del partito comunista, e di esso soltanto. In questo momento, e per le ra· gioni di politica estera che abbiamo espfJ– sto più avar!ti. la C.G.T. frena tutte le 406 lotte operaie. sia del settore privato elle di quello p1tllblico. Essa è favorevole alla agitazione, non all'azione. Roger Lapeyre, segretario generale della federazione «For– ce Ouvrière » dei Lavori pubblici e dei trasporti, uno dei promotori del M.S.U.D. (Movimenlo per un Sindacalismo Unito e Democratico) ha dichiarato ironicamente di recente: « La C.G.T. è pronta alrunità d'azione per fare tutto ciò che occorre ... • a condizione che non si faccia nulla! $. « Force Ouvrière » resiste molto bene, almeno sino ad oggi, cùle circuizioni poli– tiche, malgrado t'influenza che in seno ad essa viene esercitata dal partito sociali– sta. André Bergeron, il suo nuovo segre– tario generale, ha categoricamente smen– tito la sua partecipazione al comitato ele· torale di Defferre. Tutti i militanti sindacali comprendono che biso'.:merebbestabilire un programma operaio che raggruppi le principali riven– dicazioni della classe operaia francese, che risvegli le sopite energie dei lavora– tori, che rinnovi il movimento con degli obiettivi chiaramente formulati, indipen– dentemente dalle preoccupazioni delle « é– quipes » politiche e che metta con le spal– le al muro tanto i gollisti quanto gli anti– gollisti. Un programma che susciti ed ot~ tenga l'interessamento non soltanto degli operai francesi. ma dei lavoratori europei e del mondo. Resta da sapere se, nello stato in cui si trm,a. il movimento sindacale francese sarà capace di una simile iniziativa. Op– puTe se e.~sa non riuscirà ad essere che « mie force d'appoint ,, stiracchiata in tut– te le direzioni dni due grandi gruppi poli– tici. da quello che detiene il potere e che ha De Gaulle come frontespizio, e da quello che aspira a rimpiazzarlo. JEAN ROYER (traduzione di O. S.)
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