Volontà - anno XVII - n.7 - luglio 1964

calcolo psicologico, per cui doveva essere mantenuta fra i crcdenti una imma ginc terrificante della morte, rappresentata dagli scheletri e dai teschi, e um; mortificante visione della carne, cioè della vita e della gioia di vivere, destinata all'inverrninazione e al lento imputridimento. Da qui e non da un proposito originario nacque l'apologia laica della cre– mazione. Scriveva il giovane Ghislcri nel suo Polvere: e I costumi funebri del cattolicismo ripugnano al sentimento della natura quale esce dalla scienza moderna. Il cattolicismo Ila circondato la morte di ter– rore e ii schifo ... Hanno giusto motivo i cattolici di opporsi alla cremazione; questa ,ourijicazione dei morti per mezzo del fucco ... scuoterebbe nelle sue basi il predo111i11io cattolico. che poggia appu11tosul terrore di cui ha circondato la morte. La morte cesserebbe di essere se/ii/osa: e la schifosità e il ribrezzo che eccitano le tombe, souo invece uno dei più efficaci arnesi fantastici di cui serva– si la rettorica del cattolicismo per umiliare i fedeli> (2). Fin dall'epoca della rivoluzione francese, 1'11 novembre 1797, era stato avan 7 .... -uo un progetto di legge al Consiglio dei Cinquecento perchè fosse consentito l'incenerimento dei cadaveri. La proposta venne allora respinta, anche perchè non erano stati studiati idonei mezzi tecnici per l'operazione. Net febbraio 1857 all'Accademia imperiale e reale delle scienze, lettere e arti di Padova, il pror. Ferdinando Colctti, lesse una Memoria sulla incincraz.lone dcJ. cadaveri, che è la prima proposta, svolta e illustrata con spirito scientifico Nel 1867, l'on. Sahiatore Morelli, noto per la sua propaganda divorzista, pacifi– sta e femminista, presentò un progetto di legge per la cremazione facoltativa, che non venne ammesso alla lettura. Nel 1869 a Firenze il congresso internazio– nale di scienze mediche, al quale era presente anche il ricordato ColeLti, si espresse favorevolmente alla cremazione. Ancora a Firenze, nel dicembre 1871, venne effettuata la prima cremazione, secondo i riti e gli usi dell'India, elci rajah Maharaja di Kclapùr: ci vollero 7 ore di fuoco e sul luogo della pira fu eretto un monumento che ancor oggi denomina la località de L'Indiano, al limitare del parco delle Cascine. Negli anni successivi si ripetono in Italia e in tutta Europa gli esperimenti cli cremazione, con vari apparecchi e sistemi, opportunamente brevettati. T chimici si impadroniscono dell'argomento e lo sviluppano in studi e ricerche. Negli Atti del R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere dell'agosto 1872 travia· mo uno studio di G. Polli Sulla incinerai.Ione dei cadaveri; un altro scritto di Gaetano Pini su La cremazione dei cadaveri apparve sulla « Gazzetta di Milano• del 26. 27 settembre e 9 dicembre 1872; ancora una memoria di O. Giacchi, dirct• ta alla Società medico fisica di Firenze venne pubblicata sulla Gazzetta medica lombarda nel corso del 1873. Cesare Musatti pubblicava a Venezia nel 1874 un suo lavoro Intorno al progresso della cremazione dei cadaveri. Per gli esperi· (2) Cfr. A. Ghislcri, Polvere (1875-1880). Bergamo, Tip. Manighetti e C., 1880, pp. 165-166. 3%

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