Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964
dall'abisso in cui si trova, ad occuparsi di morale, quand'anche ciò rientrasse nei suoi programmi? r1 capi1alisrno non si propone nè il be– nessere ma1criale, nè tanto meno l'eleva– zione mornle dell'umanità, cd è proprio depositala nella mancama di questi idea– li la sua sen1en1.a di morte. In una graduatoria di valori sociali il capitalismo ,•crrcbbc SC7'altro classiri~ cato come un rcaimc di infimo ordine pcrchè lungi da obiettivi etici, anche tee~ nicamen1c, dal punto di vista affaristico, il capitalismo, cui erroneamente si attri– buisce il senso spccula1ivo dell'imprendi– tore sagace cd astuto, altro non è che un'infelice amministrazione nella quale sempre più paurosamente la spesa è su– periore alla rendita: e più che una 1ruf– fa, dunque, il capitafo,mo è un fallimen– to o un suicidio. Vi sono esempi di vecchi rapporti so– ci.:ili dalla cui cs1i1wione la società abbia già avuto qualche pl'ofìtto? Senza dubbio non c'è periodo storico che - similmente nll'ordinario fenome– no della na1ali1à e della mortalità - non abbia avu10 anche in materia di ra.9- porti sociali le sue nascite e le sue mor– ti. E, tenuto COlllO che già I prcgludlrl sono di per se s1cssi un vh·aio di rappor– ti sociali, bas1ercbbc soltanto scorrere la storia dei prcaiudizi per trovare esempi a non finire di raP1>0rti sociali ncaat1vi, oramai sepolti e dimenticati. Però, più che di ,·cechi rapporti, sarà meglio occuparsi di rapporti. .. deceduti da J>OCO o che, per lo meno, possono consider:tr.!.i entrati in agonia: come .. et esempio i sistemi cli misure anteriori al sistema metrico decimale, che fu prepa– rato, dal 1791nl 1799, ,hl una commissio– ne di -studiosi d'ogni p:1cse, incaricali, pt!r iniziativa clcl governo rivoluzionarlo francese cli proporre un piano organico di misure universali, cominciate poi ad entrare in uso a partire d.11 2 novembre 1801. Riguardo allo studio dei rapporti so– ciali, il sellore metrico si può considera– re un rapporto originario, costituito da una sei ie più o meno complessa di so1- torapporti, e ciò secondo il tempo e il luogo di riferimento. Le esemplificazioni che seguono non han– no tanto lo scopo di ribadire la sempli– cità. e quindi anche l'economicità, del sistema metrico decimale rispe110 ai si– stemi precedenti, quanto invece quello di predisporre una base di confronto sia con altri scllori del presente ordinamen– to sociale e sia sopn1ttu110 con la socicia del futuro, in modo da provare mcy:li'> la caotica complessità della società .11- tualc. Quanto alla denominazione dei rap1>or– ti nascenti dall'uso delle misure, l'adozio– ne del nome specifico delle misure stes– se sembrerà certo la più naturale. E.d ecco qui una processione, che co– mincia col rapporto di trabucco, misura di lunghezza vigente nelle circoscri.-.:iom di Torino, h•rea, Pinerolo e Susa - prima del 1818 - dal valore di metri 3,083, se guita dai rapporti di: te.sa , raso, piede lipran., piede man., piede legale, rispctti– \'amcnle di metri 1,713, 0,600, 0,514, 0,34l, 0,?92; di\'ersamente dalla circoscrizione di Aosta, dO\·e si usa,•ano: l'auna, di metri 0,827 e la tesa d'Aosla, di mc1ri 1,872; nonchè dh·ersamente dn.lla provincia di Alessandria con: trabucco, braccio lunao e braccio corto: metri 2,861, 0,667, 0.SJJ: nonchè ... diversamente dn.lla circoscrizio– ne dì Acqui, con: la tesa di J\fonfcrralo, il 1>icdc di Monferrato, il brncclo lungo cd il braccio corto: 1,675,0,335,0,670,0,526; mentre a Novi Ligure il braccio cm di metri 0,774; ed a Tortona c'erano: il tra– bucco tortonese, il trabucco mlluncsc, Il 311
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