Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

da un enorme progresso se confrontati all'apparire del capitalismo e le zone depresse si I rovano dov' esso non è ancor giunto con le sue industrie. Nell'evidente salto di civiltà della rivoluzione industriale capitalista, siamo tentati di dare una. funzione preminente alle rivolu– zioni e alla pressione socialista delle masse. E' stato, questo, un fat– t'Ore determinate nell'ultirno secolo di storia, tuttavia la rivoluzione, là dove ha vinto, non ha realizzato il socialismo, portando sì un enorme progresso ma sempre di carattere capitalista, mentre le conquiste so– ciali in regime capitalista si son potute consolidare anche perchè il sistema poteva e può consentire e quel progresso e questo consolida– mento. Sollo questa luce la politica migliore sembra ancora quella per– seguita dalla sinistra italiana a braccetto col neo-capitalismo: com– battere senza soluzioni reazionarie la crisi economica, curare una. di– stribuzione del reddito che renda maggiormente partecipi i lavoratori in un eventuale aumento della ricchezza nazionale ed in politica estera assecondare la distensione ed allontanare le minacce di guerra. Tuttavia chi ha a cuore il progresso autentico dell'uomo e la sua liberazione dalle catene sociali che lo rendono infelice e meschind, è costretto a notare con amarezza che il famoso salto di civiltà non è che un salto apparente: son cambiate alcune cose al fine di lasciare tutto come prima. L'uomo è rimasto saio, nemico di se stesso e chiuso in rete di apparati repressivi. Lo stesso progresso economico non cambia la condizione umana Il proletariato deve lottare come in una giungla per non essere escluso dai benefici del progressd: è una lotta quotidia– na per restare aggrappato al livello normale della vita sociale e per non decadere al di sollo di essa. E questo per parlare soltanto delle zane civili dell'industrialismo. La lotta per l'esistenza nella società moderna è la lotta per man– tenersi al livello comune di vita e se fra cento anni dovesse esistere ancora il regime capitalista, il livello comune di vita sarà certamente ancora più elevato, ma l'uomo resterà inchiodato a questa lotta quo– tidiana, a questo stato di insicurezza e di solitudine. E' sca.vando soltanto alla superficie di questt problemi che siamo arrivati alla questione essenziale del socialismo che i partiti moderni 259

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