Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

1. - Che la dis1ru;:.io11edi og11i potere politico è il primo dovere del proletariato; 2. - che ogni organizzazio,1e di un potere politico sedicente provvisorio e rivoluzionario per giungere a tale distrnzione 11011 può essere che 1111 in– ganno di più e sarebbe alrrelfanto pericolosa per il prolerariaro come tutti i governi oggi esiste/lii; 3. - che respingendo ogni compromesso per giungere al compimento del– la Rivoluzione Sociale i proletari di fili/i i paesi devono stabilire, all'infuori di og11i politica borghese, la solidarietà dell'azione rivol11.~ionaria. QUARTA SOLUZIONE Organizzazione della "resistenza" del Lavoro. La libertà e il lavoro sono la base della morale, della forza, della vita e della ricchezza dell'avvenire. Ma il lavoro, se 11011 è liberamente organiz– zato, divenl(I oppressivo e improduttivo per i lm1ora1ori: ed è per questo che l'organizzazione del lavoro è la co11dizi011eh1dispe11sabile della reale e com– pleta e11wncipazione dell'operaio. Nonosta11te, il lavoro 11011può esercitarsi ltberamente senza il po:,-sesso delle materie prime e di t11tto il capitale 5ociale, e non può organizzarsi se l'opernio e11u111cipa11dosi dalla 1iratwia po/ilica ed economica non co11q11i– sta il dirit10 di svilupparsi compfe1ame11te con tulle le 5/./e facoltà. Ogni Staro, e piÌI precisame111e og,1i governo ed ogni amministrazione delle mas– se popolari, esercitanti il loro VOiere dall'alto lii basso, essendo necessaria– mente basati sulla burocrazia, s1df'eserci10, sullo spionaggio, sui preti, ncm potranno mai stabilire la società organizzata sul lai 1 oro e sulla giustizia, poicllè, per la sua nm1ira stessa, l'orgauismo starale è fatalmente svinto ad opprimere q11es10 ed a negare quella. L'operaio 12011potrà mai emanci– parsi dafl'oppressio11e secolare, se allo Stato assorbente de111oralizzm1te, non sostiwirà la libera federazione di 1t1lli i gruppi prnduttori basati sulfo solida– rietà e s11ll'11g11agfianza. Tnfa11i, in diversi luoghi .>i è già te11tato di organizwre il lavoro per mì– gliornre la condizwne del proletariato, ma a11clle la t11i11imamiglioria è ,-111- mediatamente assorbita titilla classe privilegiata che co111in11amentetenta, sen– ;;:afreni nè limtri, di sfmflare la classe operaia. Ma il vantaggio di questa organizzazione è 1ale che, anche nello stato ,uwale tielle cose non si saprebbe rinunciarvi. Essa fa fraternizzare sempre più il proletariato nella comunità degli interessi, /'eserciw alla vita colle11ìva, lo prepara alta lotta suprema. Più ancora, /'organizzazione libera e spontanea del lavoro essendo quella che deve sostituire l'organismo privilegiato e at11oritario dello Stato poli– tico, essa sarà, una volta is1a11rata, la garanzia permanente del 111ante11ime11- to dell'organismo economico contro l'organismo politico. Per conseguenza, lasciando alla pratica della rivoluzione sociale i del/agli de/f'org<mizzazione positi,,a, noi i11te11tliamoorgamzzare e rendere solidale la resistenza su larga scala.

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