Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964

vere dalle sue scarpe. A che prò? Gli uo– mini resteranno eternamente degli uomi– ni, fino a quando il globo girerà parados– salmente nell'immensità. Rivoluzione. Pro– gresso. Sterili sforzi. Proseguiamo il no– stro cammino. Per l'En-Dehors, il conflitto sarà eterno, senza fine e senza soluzione tra le masse e l'individuo. natura? Amo le mattine, sulle strade vi– cine o lontane, senz'altra ambizione e sen– z'altro fine che comprendere la chiara giornata, al di fuori dei miraggi incerti e senza pensiero di inutili scritti,._ E, per finire, ecco qui questa dichiara– zione in cui l'uomo appare superbamente, schivo d'ogni ipocrisia: ..... La rivoluzione, ma non sarà fatta apposta! Essa sarà il risultato fatale e implacabile, delle vostre sfide, delle vostre Giunto alla fine di questo mio scritto, inettitudini, di una situazione senza scam– mi domando se sono riuscito a mettere po, della forza medesima delle cose, della in luce come avrei voluto questo straor- loro stessa debolezza. dinario refrattario. questo ribelle compie- Cosa ne sortirà fuori? Non starò qui, to e irreconciliabile Mi domando se sono mio caro amico, a far finta di credere riuscito a circondarlo d'un alone di sim- alla liberazione e all'emancipazione d'una patia. Certamente che, per poter mostrare classe piuttos10 che d'un'altra, pervertite nel suo straordinario complesso, un uomo come sono tulle alla stessa maniera per simile, sarebbe stato necessario esprimere mancanza di semplicità, gusto negro della ·largamente l'immensa fantasia di questo contcrìa, manìa del falso orpello e del viaggiatore delle grandi distanze, e soffer- cinema sprofondato nel romanzo d'appen– marsi sulla bontà maliziosa che sta scritta dice. Niente di buono da spera,·e. Dato nei grand'occhi chiari di questo magni- quello che sono gli uomini, tutti gli uo– fico scrittore. Chè c'è ancora del ragazzo mini che conosciamo - noi compresi -, nel suo sguardo che si pasce gioiosamente non c'è da arrischi3re ad andare più in dello spettacolo delle strade, come quello là dello sconvolgimento vendicatore delle delle nubi che si accavallano nel ciclo. menzogne d'un mondo. Esso si annuncia. Non scrive più. Non vuol più scrivere. Chi vivrà vedrà. Viviamo dunque ... e il Pensa di aver detto tutto quello che aveva meno stupidamente possibile ... ,. da dire. L'ultima volta che dette sue nuo• Per d 'A.xa la soluzione è il silenzio. Pos– ve a un mondo oblioso, si espresse in sa un giorno sortirne e riapparire, lo scu– questi termini: <liscio alla mano. Per ora, ostinato, tace . .. Correre un po' per il mondo, avere Si ha vogli: :i.di dirgli: « Dovrèste ricomin– intraveduto la ruvidezza delle masse, ri- dare a s..... ·vere!"· Alza le spalle. Poi ab– tro\·ato dappertutto fiorenti gli stessi in- bozza un sorriso di pietà e vi indica col– ganni, le stesse credenze e gli stessi feti- l'indice l'ol"iz.zonte che sta perdendosi ncl– cismi abbarbicati fino all'osso, franca• la sera: « Vedete, mio caro amico, le stra– mente non m'ha portato a stupefacenti nezze di questo tramonto i cui aspetti si illusioni. Respirare, respirare altrove. Non modificano d'attimo in attimo? ... ». E se vegetare in un inutile mondo. Aria pura, ne va, col suo passo ardito, i tacchi so– \'Cnto del largo. E sempre piuttosto no- nanti, il sogno negli occhi. Il suo lavoro made. Cos'è vivere, se non passare un fug- è compiuto. Ha parlato quando l'ha cre– gitirn momento secondo la nostra intima duto utile. Cosa gli si chiede ancora? 287

RkJQdWJsaXNoZXIy