Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964
An:va l'immenso torto di ripudiare tutti Un giorno, in pieno periodo elettorale, i dogmi e dì non inginocchiarsi davanti a orgélnizza una mascherata. Si mise a per– nessuna chiesa. Con la stessa forza di- correre le strade della Capitale. conduccn– sprezzava padroni e servi. Ripeteva volcn- do un asino, un mansueto Aliboron (12) tieri con Carlyle: .. Rigc110 le classi diri- da lui bat1ezza10 Nullo, la cui missione gc.'nti, e le classi dirette mi disgus1ano "· era quella di allineare i suffragi non e– Questo ribelle alwro, ubriaco d'indipen- spressi. Naturalmente il suo asino fu <lenza. che considerava la morale come eletto. Ma non senza aver fatto una visita un capitolo dcll'cstelica e pretendeva agi- in ... guardina, assieme al suo accampa– re costanteml!nte "in bellezza"; questo r;natore. En-Dehors che fu sovente Al di dentro; Altro misfatto. Qualche volta, s'è com– questa fine figura che ricorda i gentiluo- piaciuto di beffarsi de • l'onesto operaio» mini del Rinascimento, prese il partito di fiero « delle sue mani callose». Ha detto tacere. Rinunciò alla stcrile battaglia. delle dure veritù ai rivoluzionari, ai « re- Ma ecco che l'affare Dreyfus sconvolge torici della sociale, prometlitori del benes– il mondo. Le forze nemiche si affrontano. sere futuro,,_ Per lui, niente direttori di Era il caso di ricordare i versi deliranti coscienza, niente capifila. Ba11agliava, di Hugo: semplicemente per il piacere di battaglia- C'cst ici le combat du jour et de la nui1. re. Nulla poteva intrupparlo. E tuttavia, (E' qui il combattimento del giorno e del- questo suo atleggiamento, t:he bisogna la notte). riconoscerlo, non ru sempre ben compreso, Come tutti, d'A,-.:a è preso dal grande non era del puro dilellantismo. Come l'ha dramma. Uscì dalla sua torre di silenzio. dimostrato, quando c'era da pagare, pa- E lanciò la sua Feuillc. A tutti i venti! gava c ... ricominciava. Due anni di lolla feroce. Ognuna delle sue Feuiltc foceva centro. Le parole erano pesate, J termini limati e affilati. Flagel– lava i .. Mouton de BoisdcHre » (IO); dc– nunci,wa la .. ubriacatura dell'uniforme, la nostalgia della servitudinc "· Mostrava che la Francia non era più la giumenta di Barbieri, ma • la rana che s'acchiappa con un brindt·llo di fondo di calzoni ros– si" (11). Si appuntava contro la bottega dei falsari dello Stato maggiore e gridava: « Puntate! ... Cilecca!! ». Andarn ancora più in là... troppo in la secondo alcuni. Si bur– la\·a del popolo sovrano. (10) Generale Le il.louton dc Boisdcffrc (ISJ9. 1919). Capo dell'esercito francC!>C. Dette le dì- mi1,sioni durante l'affare Dre,fu~ lii Ricominciava: ho scrtito. Non è del tut- 10 esalto. Da quando il grande affare è finito, oso dire, in una bolla di sapone, col semplice lrionfo di qualcuno dei suoi paladini interessati, senza av.;re apportato la più lieve riforma, senza avere tenuto la più piccola promessa, lasciando in pie– di giudici miliiari. bagni militari, imbecil– lità militari; da quando dunque questo stupefacente aborto s'è mostrato nella vi– vida luce della sua completa imperfezione e della sua difformità, il pubblicista, di– sgustato pe1· sempre ha gettato la penna. S'era ge11ato nella mischia con frenesia, offrendosi complctamemc, esponendo il pe110 a tutti i colpi, largamente. Ma di (11) Con riferimento ai pantaloni ro~~i che (12) Maestro Allboron. Uomo ignorante secon- allora porta,·a l'esercito francc~c. do Voltair~. Asino seconda La Fontainc 284
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