Volontà - anno XVII - n.5 - maggio1964
principio. Si navigava in mezzo alle 1cm. scardini che ruzzola,,ano intorno ai giochi pe ... h:. Ci si urtava a aei mucchi di po1cn• del Foro, i piccoli e i grandi rinncaa1i, ; zc che crepa, ano e si disfacevano vuote e fantocci senza prcsligio, gli sbrai1oni sen. lam1.:mc,oli. Il rispc110 fuggiva! Dei gucr- La polmoni. i lacchè senza sen•izio ... Ma rieri si dri7.Zavano tulli nudi e tutte be· che importa? La canaalia è dappcr1u110. stie. ~nLa pennacchi e senza aurt.--olc. Dei Quello che res1a, quello che conta. è che gO\ernami presi dallo spa,·ento si acco- circa trent'anni addietro, una speranza im- \accia,ano. La società presa dal panico prowisa ha fa110 bauere i cuori deali uo- era tenuta alla aola, solidamente. mini. l\e~suno ha finora ten1ato di tracciare Su delle nuche di schiavi rampicanti, un se1·!amente il romanzo dell'affare Dreyfus. brivido è corso. E le tron1i si sono levale con 1u110 quello che ha suscitato di spc• orgogliosamente. proiettale ,·crso il Sole! ranze insensate e d'amarezz.e lasciate. Le genera1ioni che l'hanno vissuto ne hanno rice\ 11to come un • colpo di mazza •· Esse non potevano rasscgn3rsi a vedere sfilac• ciar:-.i completamente la tela di un av,·c• nire luminoso, un av·Jenirc di ieri htlto inghil landato di mirifiche promesse. Chi dunque cnntcr!l questa epopea? Chi potr!l dirt! con le frasi dovule, gli aggctlivi ne• ce!>!>~ffi e la gran copia di traslati indi– spensabili, la lotta reconda intrapresa da un pugno di uomini contro tutte le rorze del male? lnsis10: coloro che hanno rice• ,·u10 questo ba11esimo. son marcati per sempre! 5i ritro,·ano ad ogni occasione. Son gli stessi che, imccchiati senza a,·cr di"i3rmato, si sono precipitali in soccorso di S;.cco e Van.1e111. Punroppo c'è anche il triste capitolo ddk ddczioni e dei tradimenti. Tu11a u– na f 117a di 1n·orittatori e di pentili: coloro ch1.: han IJ"O\':Jto un posto, i Thènmrdler, i rurbi al M:gui10 di Clemenccau (7), i mo- ., C.:orae., Clcmcneeau (l~I.J929J. Come ~1 :-3 .,unto poli1icante M>prannominato • Il ti• grc p,:r l'autoritarhmo manife.1.1a10 come Pre– sidentC"del Con~ialio durante la guerra 1914•18, fu in i,;io, i nena un radicale scalmanato d1 ~1 ni~na. più ,oltc arrestato per :irticoh lnccn– diui. Piu tardi, come 1u11i i rh'olt:igiubba dclln MlJ ~rnmpa, capi che era meglio mettere in gakra gli altri. Non u torto, si qu.ilihcò ~foc. ci:11.1men1c lui ,te§SO: primo poliziouo di Fran– cia' Già. che importa che da allora, il pic– colo trantran della ,•i1a abbia ripreso col• la sua triste monotonia abituale? Non è possibile bagnarsi eternamente nel subii• mc e abbeverarsi continuamente di tragi– co. Naturalmente il mondo continua. La Terra non sa come fermarsi. Ma l'aHare Oreyfus ha inciso profondamente le anime. Ora, in quei tempi, in cui non si so– gnava che di Giustizia e di Verità, un uo– mo, selvaticamente solo, sfuggiva al ma– lefizio. Vedeva chiaro e vedeva giusto. Gli occhi ripieni d'ironia diM:crnc\•ano le realtà. E con la coscienLa pcrfeua della sua forza invincibile si di\'ertiva a srer• zare le greggi allucinate. Per lui. niente strofette umanitarie. Un lungo grido di rivolta. Era a colpì di corregac srcrwnti che ris\'egliava lucidi1ò. cd energie. Faceva male. Faceva sobbalzare e face\'a urlare. E nell'orgia spa\·cnternle dei rumori e del• le imprecazioni, il suo fischio che era acu- tissimo, perfora,·a le orecchie . La Feuille! Zo d'A~a' Ouanlc \Ohe l'ho letta arrabbiandomi. Non arri\·a,·o a com– prenderla. Non volevo comprendere. Che cosa domandava infine Questo folgoran1e pubblicista, che non .:rn nè clrcvfusrirdo nè antid,·eyfusardo, che non era nè questo nè Quello, che sfuggiva ad ogni cla!>sirica. ,ione, che si metteva al disopra e al di 277
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