Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

euere punti di vista generici - persona– li - e veniamo al lato pratico della que– stione cioè al finanziamento di una inizia– tiva per una scuola e libera> o e anarchi– ca>. Il compagno Gionata allinea delle cifre, ma dimentica di dirci dove si dovrebbe prendere il denaro. Io sarò più esplicito. ll finanziamento di una scuola libera nel– l'ambito del moviment<i italiano non può essere risolto che a detrimento della no-– stra stampa. Illusorio il contare su cospi– cui aiuti di movimenti anarchici di altri territori, giacchè gli anarchici degli altri paesi sono alle prese colle esigenze e ne– cessità delle loro iniziative locali. Per quanto concerne l'Italia il) - fran– camente - non credo n « miracoli >. Le possibilità pecunarie dei militanti - e simpatizzanti - si dimostrano appena suf– ficienti a mantenere le iniziative in corso. Inutile e vano e tourner autour du post> come dicono i francesi: Inutile girare in– torno al problema. I.A creazione ed il funzionamento - de– cente - di una scuola domandano uno sforzo finanziario che il movimento anar– chico italiano - non può /are lo ripeto - che a spese della nostra stampa -. Non mi si accusi, per carità, di illtenzioni più o meno nwchiavelliche contro i nostri giornali e riviste. Per conto mio - nel suo insieme - la nostra propaganda scritta va abbastanza bene così, anche se non accontenta tutti i gusti e tutti i e colori >. La perfezione è un mito - perchè oli uomini sono ben lungi dall'essere un «Ra. seau pensant > peT/etto. E chi si crede tale è ancora meno perfetto degli ...altri. Ma ritorniamo al nostro problema finan– daio. Passiamo al lavoro pratico e lan– ciamo una sottoscrizione per < scuola libe– ra >. Automaticamente, tutti i compagni che credono, come il compaono Gionata, che il fattore educativo dei bambini a mez- 244 zo la nostra stampa (~). porteranno i lo-– ro contributi alla caua « pro scuola > in– vece di versarli come fanno ora « pro stampa >. Bisognerà dtf11que rassegnarsi - volenti o nolenti - q vedee « vegetare > qualche nostra pubblicazione - obbligata a saltare qualche numero. Esempio: ogni qualvola che < Il Libertario> ha ripreso la sua pubblicazione, J Umanità Nova> ti– rava il diavolo per la poda - come dico-– no i francesi - ed « J] Libertario> pure non potè mai mantfnersi lungamente in vita, dimostrando cosl che finanziariamen– te il movimento anarchico non può creare nuove iniziative di .una certa importanza senza danneggiare o compromettere la vi– ta di quelle già esistenti. Stimo però - personalmente - che la realizzazione di una scuola «libera> nel– l'ambito del moVirn.ent" anarchico italia– no,, sarebbe un Ja(to d; grande valore - una « cosa > direi, quasi meravigliosa - anche se la nostra stampa dovesse subirne un contraccolpo. (Punto di vista persona– le, beninteso, e discutibile). Si provereb• be che gli anarchici non sono solamente dei teorici - come dicono certi critici su– perlatid - ~ sanno pure - quando non sono ostacolati da leggi liberticide o scellerate - mettere in pratica le loro a– spirazioni. Ritorna11do alla sottoscrizione 10 sono persuaso che. se la gestione o//ri· rà tutte le garenzie che esige un'impresa tanto < delic~ta > e importante, potremo contare fra i sottoscrittori anche molti li– beri pen.,atori - razionalisti - atei - a– gnostici - non appartenenti al nostro mo– vimento. Sarebbe anzi du augurarsi - am– messo che il progetto della scuola prenda piede - che alcuni di questi elementi - prendessero parte alla costituzione del Comitato amministrativo. A proposito di (2) Jo sono del parere che i due fattori citati - si compenetrano e si completano - l'uno con l'altro.

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