Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

gnia. Però i suoi istinti non sono ancora crisrnllizzati nel conformismo degli adulti e insieme al timore della punizione vi è il desiderio di affermarre i propri bisogni. Allora sorge un conflitto tra il bimbo e l'ambiente e l'ambiente schiaccia il bimbo. Nel/ci scuola di Neil/ i bimbi giocano con bambini di sesso diverso, hanno spazio a volontà sia all'aperto che al coperto, han– no oggetti di og!li genere per giocare e tempo a volontà; possono scegliere ogni giorno tra tre diverse mi11estreed essen– do già soddisfatti nel loro desiderio di muo– versi e di agire trovano soddisfacenti i pa– sti e l'ora di consumazio~e. Il bimbo alle– vato in casa è come un cane di lusso. ha leccornie se sta buono al guinzaglio, viene chiuso nello stanzino se dà fastidi. Se non sta in casa il bimbo viene affidato a scuo– le moderne, pre-scolastiche, e qui ha un po· di libertà di muove;si e di agire però det'e sorbirsi tanti regolamenti sul come muorersi ed agire e sia in casa che nelle scuole materne le bimbe da una parte, i bimbi dal!'altra. Quindi il naturale deside– rio di gioca.re con bimbo di sesso diverso viene represso e il timore della punizione che colpisce il trasgressore accompagna sem.t,re il desiderio di trasgredire. Quando va alle scuole elementari il bim– bo non fa che cambiare cella per alcune ore. Deve stare seduto nel banco, muo– versi il meno possibile, non parlare coi compagni e ascoltare e imparare quanto i sacri libri di testo e i regolamenti scola– stici impongono (7). Deve imparare la re– ligio11e, la. storia, la geografia, le scienze tutte cose che ,wn interessano il bimbo il quale vuole conoscere se stesso, i compa– gni e l'ambiente muovendosi, facendo e no,-, stando passivamente ad ascoltare e ad imparare aridi fatti di morte pagine. (71 Insegno da 9 anni. ho due figli e parlo l)l!r e~pcrienza ohre che l)l!r cultura. ll timore della punizione che colpisce il trasgressore accompagr.::Jsempre il desi– derio di trasgredire. ll bimbo trascorre i primi 10 anni di vita tra ribellioni segui– te da repressioni e, alla fine, essendo più forte l'apparato repressivo, le ribellioni so– no sempre più rare. Dopo le scuole elementari il bimbo inco– mincia a diventare adolescente e un altro istinto fa sentire imperiosamente i suoi bisog11i.Prima provava piacere a giocare con una bimba. ora desidera baciare e ab• bracciare e avere un .:ompleto naturale rapporto sessuale con una adolescente. Ma il desiderio di trasgredire è accompa– gnato ancora una volta dal timore della punizione che colpisce il trasgressore. Le adolesecenti con ogni arte sono separate dagli adolescenti, a scuola entrambi so– no incapsulati nei banclii, a casa non pos– sono ricevere amici di sesso diverso e do– ve vi è questa possibilità vi è pure l' oc– chio vigile di qualche familiare che con– trolla gli impacciati upprocci degli adole– scenti. ll tempo libero gli adolescenti lo trascor– rono nella separazione la più completa dalle adolescenti. I maschi si sfogauo col pallo11ee cogli sport in genere: le femmi– ne con qualche passeggiata sorvegliata e sempre di giorno perchè vi è il tabù del– l'imbrunire; al tramonto le femmine de– vono tornare nelle celle. I maschi non hamio il tabù dell'imbrunire e giocano tra loro a carte, a biliardo, leggono, passeg– giano e quando vedono una femmina la divorano cogli occhi. Dove v'è più liber– tà gli adolescenti ballano e accarezzano te adolescenti, però queste sanno che se so– no ingravidate avranno la famiglia e l'am biente ostile e allora non si danno com• pletamente. L'istinto sessuale non trova allora il suo normale sfogo e abbiamo cosi i tornei ma– sturbatori ai quali si dedicano gli adole- 239

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