Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964
marxisti li comandassero: la rivoluziorie spagnola è fallita perchè vi erano spagno– li mar.risti seguaci di Mosca, spagnoli so– cialisti riformisti e massimalisti e una mi– noranza anarchica. Allora perchè il popolo non riesce a prendere la via giusta? Per– chè l'anarchismo non si afferma? Perchè il popolo è autoritario e lo è perchè è marxista o religioso o piccolo-borghese. Perchè il popolo non riesce a togliersi di dqsso i padroni? A questo punto pensiamo che la inter_ore tazione politica o filosofica dei problemi soci::di sia insuf/iciente ma che sia utili' u11a interpretazione psicologica e pedago– gica dei problemi detr11omosingolo e del– l'uomo nella comunità. Dewey (6). per citare solo l'autore più importante. ci di ce che /'11omr.i è una creaturn formata dal– l'abitudi11e. che i suoi isti11tinaturali pos– sono essere condizionati attraverso ,a ed11cazi1Jne in w1 modo o in w, altro. Infatti rediamo il bimbo educat-0 secon– do ww pedagogia religiosa o marxista che dii-enta religioso o marxista men– tre il bimbo educato 11ella scuola di di uomo libero. antiautoritario. Il bimbo educato secondo il credo religioso da adtd to s'inserirà come servo contento nella nostra società capitalistica: parimenti nei paesi dell'orbit!! sovietica il bimbo educa to secondo il credo marxista da adulto s'in– serirà come servo contento nella società del capitalismo di stato. 111 e11trambivi sa– ranno i servi scontenti. ossia i ribelli; que– sti sono tali perchè l'educazione ricevuta (familiare. scolastica. ambientale) 11011 è riuscita a conformarli come voleva perchè questi servi ribelli hanno una vitalità più (6) DEWEY: lkmocrazl a e Educadonc, :i Nuo\·a Italia, Firenze. DEWEY: Natura e Cm;. don" dcll'uo1no, La Nuo\·11 Italia. Fireni:c {_' S. ISAAES, MallnOW.Skl, Elc\/ln già citati nei miei suddetti articoli sull'Adun:11a. 238 forte degli altri oppure perchè sono sfuo· giti per caso ad arte nel conformismo sco– lastico, familiare, ambientale. Cerchiamo di vedere cosa è naturale e cosa non lo è nel comportamento del bim– bo. E' naturale che un bimbo mangi. dor ma. si muova. Ad ogni bimbo nonnalmen te viene dato da mangiare però il bimbo non è libero di mangiare ciò che più gli piace e nei momenti che lo desidera per– chè deve conformarsi ai gusti e agli ora– ri di una cucina familiare. Da ciò scatu– riscono ribellioni, repressioni, frustrazioni. L'energia vitale, gli impulsi, gli istinti del bimbo incominciano ad essere repressi. E' naturale che il bimbo mangi cibi che lo facciano crescere sano. 110nè naturale che debba mangiare cibi stabiliti da adul– ti e nelle ore da essi stabiliti. La seconda cosa non naturale è che il bimbo non debba potersi muovere liberamente e stare con coetanei di sesso diverso. Le nostre case sono piccole. le nostre scuole sono piccole. le nostre strade sono piccole. li bimbo in casa deve stare 1n un cantuccio e fare qualche gioco poco rumoroso (leggere, di– segnare, cucire); nella scuola è imprigio– nato nel ba11coe deve tacere e farsi im– boccare dall'insegnante. nelle strade è schiacciato dalle automobili, o dagli adul– ti che non vogliono fastidi alle loro atti– vità. Quindi il bimbo è frustrato nel desi• derio naturale di muoversi ed agire insieme a coetanei; quando può farlo lo fa con u,1 .,enso di timore perchè sa che o in casa. o nella scuola o nella strada presto verrà un familiare. o l'insegnante o una guardia a proibirgli di muoversi. di giocare. Quan– do poi a stare insieme a bambini di sesso diverso il bimbo imparerà presto che è la cosa più proibita di tutte. Abbiamo allora un bimbo pauroso delle punizioni che sa di dover avere se trasgre– disce agli ordini avuti per ciò che riguarda il suo desiderio di muoversi e di compa-
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