Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

di fronte al pericolo hitleriano, sostenere il governo di Dollruss e dimissiona– rono da membri del P.S.A., lanciando un manifesto nel quale si invitavano i la\'Oratori • a fare un fronte comune con i borghesi cd i contadini austriaci per l'indipendenza dell'Austria•- Tali deviazioni enormi rurono dovute all'equivoco nel quale si trovavano i capi maggiori della socialdemocrazia. Costoro tentarono collaborare con Doll– fuss ancora a sciopero dichiarato, con quel Dollfuss che già. si era rivelato del tutto d'accordo con i fascisti delle Heimwehren. Nel pomeriggio del IO febbraio 1934, vigilia dell'insurrezione viennese, il principe Starhcmberg, intervistato da un corrispondente dell'Ujsag, dichiarava: « Non posso immaginare !"avvenire che in un solo modo: realizzare senza apportarvi la minima modificazione il programma che abbiamo elaborato con il cancelliere Dollfuss. Questo pro– gramma comporta la completa distruzione della municipalità socialista di Vien– na•· Alla rivista delle Hcimwchrcn a La.ng-Enzesdorf, Fey, vice-cancelliere fede– rale, aveva pronunciala un'allocuzione nella quale aveva dello: • I colloqui di h::ri e di ieri l'altro ci hanno persuasi che il cancelliere Dollruss e dei nostri•· I capi socialdcmocra1ici condussero alla disfalla, illudendo le masse con le speranze di una soluzione governativa del problema della difc:,a antifascista. Lo <.;ciopcrogenerale fu proclamato troppo tardi. Un corrispondente del Times (13 febbraio 1934) scriveva da Vienna: « La proclamazione dello sciopero generale .ivvcnne troppo tardi. Fallì apparentemente pçrchè non si ;.wevano mezzi cli renderla pubblica. l! giornale socialista è soppresso da quallro giorni e la 1-lcimwchr ne ha occupato i locali. essuno sembra aver divisato mezzi straor– dinari per raggiungere tutti i lavoratori; e vi sono stati tanti [alsi allarmi che la notizia dello sciopero non ru credula quando era ,iera. Cosl, soltanto in alcuni punti centrali lo sciopero è riuscito. • Un anno fa, la oroclamazione dello sciopero avrebbe chiamato sulia strada 250 mila lavoratori, pron1i a combattere contro i loro nemici; ma le delusioni ... cguirono alle delusioni ed ora le direttive sono deboli. Ancora una voha il Socialismo ha perso il vapore•. Questo ritardo condusse necessariamente ad una lotta difensiva, localizzata nei quartie1·i operai invece che estesa a tulio il paese, imbottigliata in insuf. fidenti asserragliamenti invece che mobile e costituita da bande armate, libere di agire per monti e per valli, per boschi e per fiumi. Il numero di donne e di bambini uccisi sta ad indicare come e quanto la difesa circoscritta jn abitati sia stata inopporluna. I socialdemocratici austriaci che si sono battuti eroicamente hanno riscat– talo l'errore delle proprie illusioni. Ma troppo lieve pena appare l'esilio per i generali della sconfitta. Essi meriterebbero di essere messi al muro, il giorno d4-:'llarivincita, ovunque la in:-:.irrczione popolare fu trt1di1a. Per i pompieri della li.a Internazionale non dovrebbe esservi più tribuna dalla quale pontificare. Ed invece sono costoro che, nell'esilio, riprendono le trame e preparano nuove sconfitte. 236

RkJQdWJsaXNoZXIy