Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964

legge, aveva disciolta la Schutzbund, soffoc~mdo quasi interamente la libertà di stampa. Nonostante questo Dollfuss appariva ai socialdemocratici come il "minor male", si che tentarono di collaborare con lui e svolsero un'attività in so~tegno del governo e della borghesia. Quando il Parlamento francese discusse l'ultimo prestito sollecitato dal– l'Austria, dei deputati socialdemocratici ,;alirono alla tribuna per rendere omag– gio allo spirito democratico del governo cristiano-sociale austriaco ed il gruppo parlamentare socialista volò per quel prestito. « Essi dichiaravano, nel corridoi - narrava il noto scrittore soci:tlista Paul Louis - che agivano così 1>cr richiesta dei socialisti austriaci ». Dal marzo 1933 il P.S.A. era sul piano inclinato del compromesso collabo– raLionista. In un'intervista (New York Times, 18-1-'34) il capo della Socialdemocrazia auMriaca, Otto Bauer, dichiarava: • Sin da quella data (la data del trionfo di Hitler in Germania) il nostro partito h3 fatto i più grandi sforli per venire ad un accordo col governo perchi:: noi sapevamo che la fine !>arebbe stata ben diversa. O i Nazi avrebbero trionfato in Austria, o si ~arebbc avuto un terribile ~pargimento di sangue (come quello che è avvenuto). oc Nelle prime settimane di marzo i nostri leaders erano ancora in stretto conta110 personale con Dollfuss e frequentemente tentarono di indurio ad un accordo per una soluzione costituzionale. Alla fine cli marzo egli promise al no~tro leader. il Dr. Denncberg. personalmente, che nei primi di aprile, avrebbe aperto dei negoziati con noi per la riforma della Costituzione. • Ouesra promessa egli mai mantenne, perchè al principio di aprile egli - Dollfuss - passò definitivamente al campo fascista (nonostante egli abbia nascosto all'estero questo suo passo) e si rifiutò di parlare con qualsiasi ~ocialista. « Quando egli disse che non avrebbe potuto vedere alcuno dei leaders altuali. noi offrimmo di inviargli altri negoziatori. Egli si rifiuto recisamente. Poichè non ci era più possibile di vederlo di nuovo, tentammo di trattare con altre persone. Onestamente, non lasciammo via intentata. • Avvicinammo il presidente Miklas. Egli disse che la sua coscienza era tormentata dalle violazioni della Costituzione, ma che egli era impotente. • Allora ci rivolgemmo agli uomini politici clericali, che avevamo conosciuto da lungo tempo. Io non voglio nascondere ne.ppure per un momento che tra i clericali. che erano gli uomini di Dollfuss, noi trovammo una grande buona volontà e molta ansietà di vcni1·c a patii. di far pace. Ma tutto andò a soqquadro per la testarda resiste,nw di Oollfuss, che si rifiutò semplicemente di sentir parlare di nuovo dei socialisti. • Un gruppo di socblisti religiosi si riunì con un gruppo di democratici cattolici e tentò di indurre la chiesa ad intervenire. Anche questo fallì. li cardi– nale arcivescovo di Vienna, il dr. Innitzer, ci ricevette se.mpre amichevolmente, ma non potè far nulla. • La colpa fu del vescovo cli Linz e del nunzio papale, monsignor Sibiylla, 232

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