Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964
dalle forbici ipocrite del censore si è finito con Nudi di notte e con Le consc• guenze di Capogna, un film che venne condannato per "esaltazione dell'aborto e della violazione della legge ». Continua inohre, e gli appassionati di teatro ne saranno già al corrente, la violenta campagna clericale contro il Vicario di Rolf Hochhuth. La commedia, che è un atto di accusa sul comportamento di Pio XII nei riguardi degli ebrei durante l'ultima guerra, è stata duramente osteggiata in tutte le città. A New York il card. Spelmann ha condotto personalmente una violenta campagna con– tro tale lavoro e monsignor Osterreicher, dircllorc della Seton Hall University, ha promosso vari dibatliti tacciando l'at1torc di "false interprelazioni ». Alla pri– ma di Parigi, la commedia è stata interrotta ben seue volte con lancio di ma– nifestini, bombe puzzolenti e polvere da far sternutire. Minacce cd aggressioni hanno messo a dura prova autore e attor:, tanto che per<;ino un giornale reazio– nario come il "Corriere» arrivava a scrivere "si può pensare che i disturbatori appartengano ad una associazione organizzatissima, molto p1·cvidenlc e, ad ogni modo, con notevoli risorse finanziarie». Anche il cardinale Feltin è sceso in campo con manifesti indignati, parlando di« accuse gratuite e sterili polemiche». Il tono di Feltin è ceno molto più diplomatico di quello usato dalla rivista cat– tolica Permanancc: « Non permettete che Parigi si disonori con uno spettacolo così mostruoso. Manifestate la vostra indignazione! », ma il succo t: sempre lo stesso. 11 succo è che se il card. Bea dice che il primo dovere dell'uomo è di ri– cercare la verità, questo non si riferisce ai cattolici; e che ricerca della verità sii:mìfica soltanto ricerca di Cristo e della religione. Egli non può neppure sup· p;rre che almeno « qualche volta» la verità si trovi dall'altra parte, proprio co- · me Osterreicher che, c.ì.avanli ai documenti autentici del patto tra Pio e Hitler sulla questione ebrea scuote il capo e dichiara di non accettare una simile " te• si »! Ma quando il Cardinale Bea dice eh~ ogni uomo ha il dirilto di professare la sua fede e che le leggi che sopprimono o limitano tale libertà sono contro natura ... a chi si rivolge? Mi vien(' il dubbio che i cattolici si sentano persegui– tati ... sarebbe davvero tutt:.1 da ridere, questa! Un giudizio su Bune/ Scrive il critico cattolico Arturo Lanocita sulla "Domenica del Corriere» dell'S marzo: " Una sorta di snobbismo inte-llcttuale concede a Bui'tuel assai pili credito di quanto ne meriti. Nichilista di o!tre 30 anni fa egli mescola, oggi, i detriti di una avanguardi,i .;,rl\stica surrealistica sorp'1ssata con le forme ingenue del dcto melodramma. Strano che Bul1uel piaccia ai marxisti: in questo film (I figli della violenza) come nel blasfemo e stolto Viridiana, non c'è ombra di pietà per i poveri, e nemmeno di comprensione: colpa o no della società, chi 0 pitl miserabile è pili torvo». Lanocita continua criticando i personaggi, la foto– grafia, dichiarando che tale film è " rozzo e antiquato», che "fa _dann? in~ec~ di giovare alla causa dei diseredati» e concludendo che i rivoluz1onan, ch1ssa perchè, appassiscono presto. 217
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