Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964
pemienza .~ell'azione si11dacale, la decisione cioè circa la strateJJW operaia che com balla sia contro l'attuale governo che contro quello che gli succederà. E' impossibile ignorare gli aspetti politici del'a letta sindacale in un paese ir! cui il partito comu– nista permane elettoralmente potente, specie se questa lotta riouarda il .'fettore pubbli– co, i! cui J>adror,e è il governo. La gestaziot?e d'u'l 11uot'O fronte pooolare che il pm lito comunista persegue con ostinazione non è senza influenza sull'azione sindac!;le. Le gius:te rivendicazioni operaie non so110altro. purtroppo, che un pretesto. Uno dei tra.rti caratteristici della situazione sindacale francese - caratteristica sf)ttolineata da tulti i mifitanti attualmente impegnati nell'azione - è rappresentato dall'imvossi– bilità di concord!lre ,ma commie linea di lotta con la C.G:r., la quale segue le rlirettive del partito comunista. La posizione della C.G.T. non è lineare giacchè il partito co– munista, ancora in crisi per la e destalinizzazione• e perplessa per la politica di De Gaulle, più naziori.alfata che mai, attende che sia definito un orientamenfo. In ogni caso, l'c: unione delle sinistre• tanto e~uititJca qwmto i~significante, fa bene i suoi affari ed è irmegabile che possegga nnccra molta forza d'attrazione per una buona parte degli $Irati mpo/ari francesi. S'è visto n~l!e recentissime elezioni mandamentali che sono state l'occasim1e oer delle alleanze tra romu11isti. socialisti ed altri e che h.'.m110 con.sentito qualche su~cesso e!ettorale contro l'U.N.H... partito del go/Iìsmo incondizionato. Sarebbe perii ridicolo dedurre che De Gaulle sia stato .scosso. Egli si preoccupa certo maogiorme11te riel/a campagna che De_f/erre, candidato aspirante alla presidct?za riel/a Republ>lica, ha già iuizirito. D<'/erre sviluppa la sua campaona con tutto l'andamento e tutto rapparato dei grandi tec11ocratiche lo sosteri– gono. incontrandosi con i suoi amici .o:ocirili~ti degli altri paesi - ben piazzati nella lotta per la co11quistadel potere - e cercando di attrar-re nella sua orbita quelle che egli chiama « le forze vive• e partic-,/armet?te i .~indacati (attenzione! pericolo'). Le chances di Defferre contro una candidatura di De Gaulle sembrano attualmente molto deboli. Ma quali saranno al momento delte elezioni, ciOf> alla fi11edel 1965?Una volta disceso dalla sommità delle nuvole, è probabile che De Gaulle "°" sarà più ta11to magnifico. La sua principale forza contro Def/erre resta il suo tiazionalismo, epidemia mo11diale di cui i Francesi sono affetti allr, stato cronico. Co11troDe Gaulle. eroe della indipendenza naziowde. che si libera dalla tutela dealì Stati Uniti disputando con essi la direzione degli affari mondiali, De_fferre apparirebbe come l'Europeo a tendenza atlantica che leya le sorti. della Francia all'unità del mondo occidentale. De Gaulle al/etr~ maggiormente la vanità nazionalista del popolo francese. Chiamati a scegliere tra De Gaulle e Defferre non è neppure certo che i comu– Tiisri scelgano il secc11do. La politica antitJmericana di De Garllle dei loro certamente piiì 1ranquillità. Non abbiamo _finito di vederli giocnr d'astuzia e di ma11ot"rare. Che da parte sua sia una arande manovre oppure il rlispiegame,ito di u11npoli– tica ultra11azionalista e neoimperialista, De Gaulle è certo elle rompe ora11departe della piatto forma della «sinistra>. Egli rico11osce la Ci11a rii Mao, contemporaneame11te fa le moine alla Russia di Kruscev. colloquia a tu per tu con Ben Rella, appoggia 213
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