Volontà - anno XVII - n.4 - aprile 1964
Anche questo deve essere chiaro ai militanti. Contro la mobilitazione della coercizione fisica, l'anarchismo ha opposto una resistenza eroica e ne è uscito decimato e spossato; non ha piegato ma1 e la sua « onestà casalinga» per dirla col Santarelli è patrimonio vitale che viene dalla coerenza e che permette di allacciare un discorso umano cogli uomi– ni ormai impossibile alle altre scuole socialiste più che mai impegnate alla soluzione di potere dei problemi umani. Dopo la persecuzione fisica vengono i tempi della congiura politica; la congiura del silenzio auorno all'anarchismo. Ancora per sistemi, per esclusio– ni, per distorsioni intelleuuali, storico-politiche di professionisti della mac– chinazione. Contro questa nuova ondata l'anarchismo deve rispondere con prontezza; vivacemente. In sede giornalistica con argomenti giornalistici, in sede politica con argomenti politici, col massimo della preparazioni:;: suffragata da un mi– nimo di conoscenza. Per accelerare l'espansione della nostra voce bisogna comballcrc una bat– télglia politica, oggi; riempire i vuoti sempre aperti all'iniziativa intelligente; veicolare un anarchismo dì facile accessibilità che non sia lontano dalla com– prensione degli uomini. Pedagogizzare l'anarchismo signifi.ca orientare il socialismo ed il comu– nismo verso le soluzioni libertarie, significa allargare la zona d'influenza e per noi, in modo particolare, significa dare atto di presenza utile alla continuità delJe idee. In dellnitiva senza gli anarchici nessun socialismo valido è possibile; allo 'itesso tempo che nessun anarchismo è realizzabile senza umanità consape– vole della sua funzionalità. Ogni contributo dato al risveglio delle nostre forze in questo pieno merig– gio d'una società in movimento accelera il processo di disincantazione ideo• logica e quindi accelera la :-ealizzazione degli obiettivi dell'anarchismo. Dalle esperienze del passato possiamo trarre degli insegnamenti; dal pen– siero critico dei maestri possiamo avere dei suggerimenti; da noi stessi, oggi, possiamo iniziare la preparazione degli strumenti critici che ci serviranno per non perire, per non guadagnarci una corona d'alloro nelle commemorazioni postume del socialismo autoritario. Soltanto il lavoro costruisce solidamente ed un Javoro intelligente dev'es– sere fatto colletlivamente da noi tutti, finalmente liberati da una inerzia men– télle di facili immagini poetiche e di sogni utopistici. GIANNI FURLOTTI (*) ('") li compagno Gianni Furlotti è intervenuto già nella presente inchiesta cd ha risposto al primo quesito. Vedi Volontà n. 10 (ottobre 196.3,pag. ~64-568). 211
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