Volontà - anno XVII - n.3 - marzo 1964

tendo delle critiche a certi aspetti inevi– tabilmente lacunosi del suo pensiero poli• tico, credo meglio che si lasci agli altri quel che è degli altri e a Rousseau quel che è di Rousseau: la democrazia modcr• na, ossia la fondazione dello Stato di di– ritto di contro allo Stato di arbitrio, la concessione dello Stcto costituzionale e– spressione della sovranità popolare e del– la volontà generale, la quale dovrebbe oa• rantire i diritti di libertà e di uguaglian• za. Lo stato democratico nella dottrina del nostro è u,io Stato libero, distinto nei suoi poteri fondamentali (lrgislativo, esecuti· vo, giudiziario) e dovrebbe divenire il di· fensore supremo del:a dignità umana, per– chè ha come suo principio base il dirit• to naturale che si oppone, in nome della libertà e dell'ug1uiglianza, ed ogni potere assoluto e indiscriminato. A parte il fatto che non può esistere libertà e uguaglianza autentica in una i– stititzione o organismo statale. a me pare che il sltO pensiero politico (e pedagogico) rappresenti tuttora t1ella coscienza C0'1- temporanea una tappa fondamentale Ancora, lo Stato per il Rousseau è un organismo artificiale creato dal volere de• gli uomini e questo potrebbe avere un grande valore quando si pensi alla mag– gioranza degli umani elle lo crede un or– ganismo perfettamente naturale e insosti· t'.clibile. E per risp!)ndere al polemista Gionata, chiudo dicendo che può essere pacifico che og11u110 possa interpretare la stessa realtà in modo diver~o. però voler fare di Ro!lSseau uno dei ,iostri o uno che è contro di noi (addirittura un reazionario quando la sua vita e le sue opere sono state una condanna co,1tinua da parte di quasi tutti gli Stati o governi!) è come dire che noi vorremmo che fosse cosi. Ma lo è? Certamente non è stato un con– formista. Almeno questo può essere paci• fico. Quanto poi aU'apµropriazione più o me• no indebita del suo pe,isiero da parte di dittatori irresponsabili, penso che il Rous· seau non c'entri proprio. aJjatto! P VJLLELLA PUBBLICAZIONI RICR~UTR FRED A. SHANNON • I movime11ti a– grari negli Stati Uniti (Ed. Opere Nuove - Romn - pag. - 216 L. 1200). A. SABETTI • Sulla fondazione del ma– terialismo storico (La Nuova Jta– lia • Firenze • pag. VII - 424 • L. 2.700). VICTOR SERGE - Memorie di un rivo– luzio11ario dffl 1901 al 1941 (La Nuo va Italia . Firenze - pag. XVI - 585 - L. 3.500). L. SHAPffiO . L'opposizione politica nello Stato Sovietico (La Nuova l· talia - Firenze - pag. XXXVID - 484 - L. 3.800). A. MEISTER - Pririeipes et tendances de la planification rurale en lsrael (Ed. Mouton • Parigi- pag. 148 · s. i. p.). GIACOMO LO PRESTI - Golem e Ro• bot (Ed. Sicilia Mediterranea Ed. Caltanissetta • pag. 92 - L. 1.200). D. CICCIO' - Preistoria del famismo (Ed. Ciranna - Roma • pag. 41 - L. 400). J. BALLESTEROS • Crisis (Ed. Ajica · Mexico - Buenos Aires - pag. 251 s.i.p.). S. PRATI . Alba sul Po (Parma, 1963, pag. 144, L. 1200). CH. - AUG. BONTEI\WS • L'anarchisme et le Réel - Essai d'un rationalisme libertaire. (Ed. Les cahiers Crancs Parigi. pag. 185 • IO F.). M. L. PELLEGRINI - D. PASTORELLO • Nozze d'autunno (Fos sur mcr • pag. 157 - ed. f.c.). A. SIGNORINO · Lettere dalla Lom– bardia (La Sfera Editrice. Milano, pag. 48 L. 300). 189

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