Volontà - anno XVII - n.3 - marzo 1964

nei raggruppamenti cattolici detti « in– lcgristcs » o «cattolici nazionali», dei quali un certo Sauger è il capo o l'ispi– ratore, più o meno conosciuto, benchè, con tutta probabilità, egli non sia altro che un vistoso paravento. La terza penetrazione è nell'esercito, più particolarmente per il reclutamen– to di alcuni ufficiali imbevuti di misti– cismo e le cui caratteristiche morali li predestinano a questo genere di di– sciplina. L'influenza diretta dell'Opus Dei si esercita in alcune pubblicazioni, come sulla rivista mensile La Table ronde o sul settimanale La Nation Français. La sua influenza indiretta è molto estesa specialmente sia nel campo po– litico come in quello degli affari e si possono citare, senza eccessivamente compromettersi, i nomi di Robert Schumann, Triboulet; di Duchet, An– toine Pinay, soprannumerari; di Paul Baudoìn, l'ex ministro di Petain (agli Affari Esteri) nel 1940, e ancora recen– temente consigliere personale del pro– testante Baumgartner, ex ministro del– le Finanze. In Italia, l'Ordine è meno esteso che nella Spagna, benchè la sua Curia ge– neralizia, il suo Consiglio generale si trovino a Roma. Per il suo carattere segre10 è difficile dire chi appartie– ne ad esso. Si parla del figlio di un altissimo personaggio del momento, di diversi alti funzionari dell'Amministra– zione statale, di professori universitari c di direttori di banche. L'organizzazione tedesca dell'Opus Dei ha la sua culla nel monastero di S. Maria Lach, che ha «fabbricato» Adeanauer. E' appunto a S. Maria Lach che nel 1945 i Servizi speciali francesi nascosero Adcnauer che gli inglesi a• vrebbcro voluto conciare in malo mo– do. I tentacoli dell'Opus Dei funzionano almeno in trenta paesi e la loro atten– zione è rivolta alle Università. Un al– bergo per studenti è stato aperto da sci anni a Londra e c'è il progetto per aprirne un altro a Oxford. Infine, sem– bra che l'Opus Dei agisca più segreta– mente di quanto non ne abbia l'abitu– dine, dietro la cortina di ferro, parti– colarmente in Polonia. « Noi non neghiamo affatto la possi– bilità che le sedi dell'Opus Dei fuori dalla Spagna possano essere di diversa natura, di tutt'altro colore, di tutt'al– tra ispirazione, diversamente cioè da come bisognerebbe aspettarsi se si tie– ne conto dell'origine spagnola; ma, appunto per ciò, bisogna che le sedi straniere riescano a staccarsi dallo spi– rito spagnolo e che esse incomincino a realizzare distintamente la separa– zione teorica tra l'organizzazione cd i membri (cioè tra l'organizzazione ed i membri fascisti). Con i soli argomenti giuridici e formali, le sedi all'estero non possono allontanare il sospetto che esse non siano al corrente delle criti– che che loro si muovono circa la loro origine spagnola» (De Tijd). Ci si rende conto, così - attraverso quanto s'è detto - che l'Opus Dei non è una forza trascurabile e questa è un'ulteriore prova che la Chiesa non di– sarma mai e che per la Chiesa tutti i mezzi sono buoni ... SERGE RELBOT (traduzione di O.S.) 165

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