Volontà - anno XVII - n.3 - marzo 1964

laici, è improbabile che i fulmini lan– cia-ti da Padre Dubarle possano sortire qualche effetto. Tanto più che nelle insondabili inten– zioni dell'infallibilità pontificia sembra trapelare, d'altra parte, un certo muta– mento diretto, nel momento attuale, contro un ordine concorrente: la Com– pagnia di Gesù. In effetti, la consacra– zione del nuovo Istituto secolare sem– brò giungere opportunamente per e– quilibrare l'attività dei gesuiti, la cui influenza Si stava troppo allargando e la cui potenza autonoma veniva rico– nosciuta dentro e fuori della Chiesa. A proposito, va segnalato il folto che Papa Giovanni XXIII dietrn la spinta del cardinal Tardini, ha ordinato alla Compagnia di Gesù il sollecito sfratto dai collegi e dagli istituti d'insegna– mento francesi per farla dedicare più particolarmente alle missioni nelle ex colonie. L'Opus Dei certamente non è estranea a questa presa di posizione: è la rivincita della concorrenza. D'altra parte, conviene segnalare che i gesuiti, vecchi lottatori, stanno rea– gendo su un altro fronte, ricostituendo anche essi un'organizzazione segreta - quella dei Templari - alla quale cercano di dare un po' di vita. Sotto l'egida d'un certo R. P. Jean, gesuita di cui s'ignora il cognome, si sta effet– tuando il reclutamento sia in seno alla alta amministrazione che nell'esercito. La grande differenza esistente tra la Opus Dei e i Templari deriva dall'ori– gine degli aiuti finanziari. La prima è sostenuta dall'erario spagnolo, mentre i secondi sembra che beneficino dei dollari americani. Nella stessa Spagna, la grande mag· gioranza dei cattolici paventa, per lo avvenire, le conseguenze dell'identifica– zione quasi completa dell'Opus Dei col 162 potere statale e col regime franchista. l cattolici spagnoli meno autoritari e meno fanatici progettano di creare un partito cristiano ~imile a quello italia– no e tedesco, che verrebbe ad aggiun– gersi, senza grande difficoltà, alle atti– vità parlamentari e democratiche; ma i loro sfon;i non sono stati fruttuosi tanto che ventisette di loro sono finiti in carcere. Il R. P. Maylas, sacerdote dell'Opus Dei a Parigi, scriveva: « Con riguardo. al suo particolare spirito, l'Opus Dei si trova al margine di ogni politica in qualsiasi nazione». Tuttavia, un recen– te articolo del giornale cattolico De Tijd ( 11Tempo) di Amsterdam, tempe– rava questa affermazione con quanto segue: « I membri dell'Opus Dei sono per– fettamente liberi di scegliere le loro convinzioni politiche. Ciò è un bene, ma si constata però che tutti i mem– bri dell'Opus Dei, che si occupano di politica, condividono la stessa opinio– ne ... Per quanto ci è stata possibile ri– levare, la diversità delle opinioni poli– tiche all'interno dell'Opus Dei non è af· fatto un tratto caratteristico ». Il reclutamento dell'Opus Dei avvie– ne con molte precauzioni e mai in mo– do aperto. E' lo stesso ordine che, su indicazione di qualcuno dei suoi mem– bri, avvicina i possibili candidati e pro– pone loro di far parte dell'ordine. Una inchiesta segreta determina poi se la persona scelta possiede delle qualità intellettuali superierc a quelle medie, se essa può aspirare a qualche posto– chiave nell'Università, nell'Amministra– zione dello Stato, negli affari e nella industria. Sicchè l'Opus Dei non reclu– ta che l'élite e, di essa, sceglie i futuri capi, capace di dedicare a Dio i loro talenti professionali. E' appunto così,

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