Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

delle opere del tal pittore o del talaltro quando è ora di gettare le carte in ta• architeuo (e su questo equivoco si souo vola, tutti stanno titti, accettano i fatti sempre basati in. tutti gli ordini di scuo- compiuti e, con la scusa che fra tanti ma– le, quasi sempre più in.formative che /or- li che incombono è meglio scegliere il ,native, gli it1segnanti della storia dell'ar- minore, continuano a restare nel male, te e della storia della filosofia: se,iza par• con la cocciutaggine, con la cecità pr<>– lare voi, delta storia civile, della <111ale pria di chi, dopo essere staio venti auni si è sempre fatto scempio, prima nella nel male, ha contitwato a restarvi pe; scuota monarchica, poi nella scuota fa• altri venti. Con t'aggravante, inscusabile, scista, e della quale si fa scempio 1mco- per di più, che la massima parte di quel– ra, netta scuola d'oggi, che non ammelle la che fu, fino a ieri, bene o male, con nessuna verità, perchè la verità è perice>- successo o meno, l'«opposizione•, oggi, Iosa e e/re sul falso e sulla me11:0Rna cu- per non restare co111pletamen1e estranea struisce la sua fragile casa e sogna la alla ripartizione del bottino, (prebende, sua labile potenza). Sto dicendo, insom- cadregltini ...), è e11trata a far parte del ma, che la scuola, in. Italia almeno, non cosidelto governo, cessando così di esse– è per 111111a formativa, e nulla lascia nel- re l'opposizione, (mentre l'altra parte l'intelletto e nel cuore delta studente, che cot1ti1111a funzionare da • opposizione•• possa essere di qualche pratic 11 utilità 11011 negli interessi del popolo, ma negli nella vita. interessi del partito dal quale sorge, e Ricercan,e, qui, i motivi (sllldenti sve>- che aspetta di entrare a far parte del gliati, perchè int11iscono che la scuola ad governo o di diventare esso stesso, ge>– essi non servir,¼ a nulla; insegnanti più verno, per riportare la situazione allo svogliati ancora, perchè di fronte a Stil· stato quo at11e, perchè la situazione re– de1111 amorfi e passivi, perchè mal t}(ll~ati sta sempre la medesima, con il cambio, e non rispettati, perchè costretti a svolgere soltanto, « della guardia). (Va da sè che programmi anonimi, insign.i (ican.li e n.on qui non mi occupo di che cosa, sull'ar– corrispondenti agli ideali ed alle necessità gomento sctiola, pensi la destra, il MSI di tma nuova vita italiana, nata da una sopratulto, perchè nessun uomo ben– rivof11zione e che vede in prima fila, pur- pensante e dignitoso si occupa e si preoc– trop,,o anche tra gli insegnanti, molti di cupa di ciò che possono dire e fare que– q11elli che alla rivoluzione furono ostili sti rimasugli di un mondo scomparso, dei e contimwno, ostinatamente, ciecamente, a quali nessuno piii è disposto, dopo le sostenere cause monarchiche e fasciste, prove meravigliose di nullità e di incom– del tutto perdute ed assolutamente n.on petenz.a che ci han.no fornito, di accettare pi1'1 tla difendere, n.è da riprendere in consigli). considerazione; perchè alle prese con le Poichè noi, tutti noi, vogliamo una raccomandazioni dei sindaci e dei prefet- scuola che non soltanto sia preparazione tì, del segretario del partito politico de>- alla vita ma che sia già, essa vita, (e non minante nella zona o del parroco .. .>, ri• alludo qui si badi alla scuola cosl detta cercare qui, i motivi, dicevo, per i quali attiva), e negli insegnanti non cerd1iamo l'attuale scuola italiana non funziona, non. i pedanti e gli abulici, e nelle grammati– è mio compito, Del resto sono motivi c11e che latine, (per fare r,n solo esempio di t11rti sanno, conoscono, ammettono, bia• libri di testo), non. cerchiamo quelle in– slmano; e poi, al momen.ta opportuno, nwnerevoli, nauseanti e q11ast sempre 98

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