Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

la miseria, dappertulto dove le forze fi l'iche so110atrofinot<• e le facoltà itilellet• tuali sono solfoc~te. doPc si oeme e s1 soffre. dappertutto dore si ho sete di yiu stizi.!J~ (7) L"idea dL•lrint .... rn,1111,nale L· oram;u geL :.ata. Infatti da qut.''il3 riunione uscirà il 'ltogelt1) d1 dn1L· , 1111ad una Comrii.uio• ne Centrale. rompo:.ta di lavoratori di di, ers1 pa~t. ron !.cdl' a Londra, che dm corpo all'idea delrlntern,tZionale. A intc-– Jrazionc l' rompll'lamt·nto dd la\'Oro s,ol ..o dalla Commi,;sione londinese si doveva• 10 creare anche aie me sottocommissio li. che a, rt•bh<:ro do\ ut.o avere la loro ~edc nellt• , arie capi tuli dei paesi del con inente e nelle principnh ~ittll dell'lnghìl• erra. Qucstu, appunto. 111 rebbe do\'Uto essere 'a partieolaritil del nascente orgrinismo. ~hc. o cliffcrcrm1 elci precedenti tentativi :!ella Carboneria. della Massoneria, e del 1 e varie società segrete in cui le idee di· .-ettive e il comando venivano dall'alto. lai Consiglio o dal Conutnto !tUprcmo. cd n cui non esi'ìlcvn rra questi ultimi cd i ncmbri un , ero e proprio contatto per, ;hè gli aderenti ricevevano gli ordini da Consigli di carattere inreriorc. L'Interna• .donale im·cce do,·eva essere rormata da ::orpi deliberanti, nei quali tutti i membri lrano uguali nei diritti e nei cto,•cri. n TIOtto doveva e1sere cquello che l'indivi– ·luo è nella sezione, questa è nella federa• "ione e la rcderazionc nell' Inrernozionale. Questi erano o do"cvano essere i princi• li inrQrmatori. Ma se l'lntcrnnzionale era ·reala cd aveva il suo Comitato Ccntra– ·e. i Cormtali J>Crirericiebbero grande dir– "iC'lllà, non tanto nella formazione quanto 1el mantenimento della loro indipcndcn• 17) • L'l111cr11t)!lo1rnle S011 hlilolrc: Cl e:::; ·ri11cl1~• • ~li Ucnolt M:ilon, {PMlVi, ••d ltt'VUl' od:ili\k 18CJ~til P:li n.1•). J4 za e dcll,i loro autonomia di fronlc al Co milato Centrale che tenderà sempre a schiacciarli sotto il peso del suo continuo e pesante intervento. Agli inizi il Comitato Cenlrulc di Londra era comi)OSto dai 32 membri cosi divisi per nazio:mlità: 2S inglesi, 3 francl'Si. 2 tedt>sChi (fra i quali. Carlo Marx). 2 1ta liani, fra i quah Wolrr. rappn.-senL1nt~ I(' Societ.,;_ Operaie It1tlianc di tendenza maz ziniana. Pur non a,·end() nnror.t formula t() .chiaro e p-eciso il <..u • Proiramma. il progetto dell"lntemazionall"' riuscì ad en bsiasmarc immediatamente le masse la \·oratrici che già , ede,ano in essa il ra ro che pole\'a illuminare la via della lot ta per l'emancipazione dt.'i lavoro dallo sfruttamento. d<wa cori>0 alle loro spcran zc e soprattutto apriw.1 llUO\ i e nmpi oriz zonti alla classe lavoratrice. Sulla costìtu1ione dcll'lntcrnmdonalC' e sui compiti della nuo\'a ussociuzlone Car lo Marx diceva. in una lettcrn del 4 no vembre 1864, indirizzata all'Engcls: E' u na Associazione cii cui Consiglio Genera le risiede a Londra e dee e collega re IP assoei-nioni operaie di Germ~mi!I. lialia. F'ranei~. e lnghi!ter-ra. Venne pure deciso d1 co11l·ocare per ti J86i un «Workinomen's Conoreu• oenera le nel Belgio. Nel meeting L'enne nomina to un Comit~to Provvi.sorio: Odoer Cre mer e molti allri, in p!'!rte vecchi car11 sii, vecc'ti owenisti. ecc. per l'Inghilterra il m~ggiore Wolff, Fontan~ ed allri it'.llia ni per l'Italia. Le Lubenz, ecc. per ta F'rancia. Eccarius ed io per la Germania>. Che ancora non tuito sia ben chiaro e preciso. lo dimostra la composizione stcs sa del Comitato di Londra. Sono uomini che provengono dalle pili .disparate tcn dcnze politiche e che vedono i problemi e la loro soluzione da UJl punto di vis~ completamente diverso l'uno dall'altro. E

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