Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

gli mcont.ri avvenuti in occasione deUa esposizione di Londra del 1862, fra operai dei diversi paesi, che avrà origine la Prima lnLernazionale. L'importante parte– cipazione degli operai rrancesi a questa esposizione e le riunioni tenute coi rap presentanti degli operai inglesi e quelli di altri paesi. all'origine del movimento della Prima Internazionale. (Napolc.-one IIT. riuando decise d'auloriz zare l'invio di una delegazione d'operai alla inau~urazione dell'esposizione di Lon dra non dubitava nemmeno lontanamente delle conseguenze che tale partecipazio ne poteva avere nel mondo del Lavoro). I delegati operai dei diversi paesi giun ti a Londra. e quelli francesi in modo particolare. vennero ricevuti e festeggia– ti da un apposito Comitato, che gli operai inglesi avevano crealo per l'occasione. n cWorking Men·s h1len1atio11a/ \Velco– me Commitee> (Comitato Internazionale di benvenuto ai lavoratori>). nel dare il benvenuto agli ospiti. auspicava la ne– cessità di stringere fraterni rapporti fra i lavoratori dei diversi paesi .e sottolinea– va la necessità di più frequenti incontri. (La creazione del cComitato di benvenu– to> non era stata una cosa improvvisata all'ultimo momento, ma preparala da lun– ga mano e composto da conosciute perso– nalità del mondo del lavoro inglese. da uomini come J. A. Nokolay. George e H. Harris (che fungeva da segretario) e da George Edgard). Gli incontri stabiliti nel programma era– no stati organizzati allo scopo di esami– nare e studiare le condizioni di lavoro e– sistenti e, se possibile. per gettare le ba– si e stabilire un primo e reale legame internazionale che unisse in fraterna in– tesa i lavoratori dei diversi paesi, al di– sopra delle frontiere ed all'infuori delle direttive e dalla volontà dei governanti. 82 La prima riunione ufficiale venne orga– nizzala da questo Comitato il 5 agosto aUa Free Mason Tavern A questa riu– nione di carattere pubblico parteciparono 70 francesi e circa 500 inglesi. Come in ogni riunione del genere, sì tennero molti discorsi. ma il tono e la µorlata della riu– nione era tracciato nel cMessaggio di sa– luto dei lavoratori inglesi ai loro fratelli · dei diversi paesi>. Tnesso fra l'altro si di– ceva: cCrediamo che coll'intercambio d'idee e di osservazioni fra i lavoratori delle differenti nazioni. potremmo impadro– nird dei reali segreti delle operazioni economiche della società. Speriamo. O· ra che ci siamo riuniti e che ci siamo stretti la mano. ora che Possiamo vede• re che. come uomi11i, come cittadini e come lavoratori, abbiamo la medesima aspirazione e i ·medesimi interessi da di– fe11dere, di non permettere che la no– stra fraterna alleanza sia spezzata da qU€lli che pensano di beneficiare i lo– ro interessi col vederci disuniti. Speria– mo di trovare qualche mezzo internazio– nale per comunicare i nostri pensieri oli uni agli altri e che ogni giorno si formerà un nuovo anello della catena d'amore che unirà i lavoratori di tutti i paesi>. Durante lo svolgimento del dibattito ven– nero rilevate le proposte del rappresen– tante inglese, Merville Glowcr - che fun– geva anche da interprete deUa delegazio– ne - perchè si c/ormassero dei Comitati di lavoratori per l'intercambio di comuni– ca.rioni sulle varie indu.strie nazionali>. Ma. all'infuori e al disopra deUe parole di speranza espresse nel Messaggio di saluto, di ccreare un nuovo anello della catena d'amore che deve unire tutti>. da quella riunione non usci nulla di ben pre– ciso e caratteristico.

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