Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964
l'annosa questione dell'dpprendistato, la d'Inghilterra dimostrano che il principio preparazione di una nuova mano d'opera solidaristico sta delineandosi con ehiarez• sempre richiesta in maggior numero dallo za nel mondo del lavoro. I lavoratori, sviluppo dell'industria, e come ognuna di queste questioni fosse risolta nei diversi paesi• Fra le delegazioni che ebbero maggiore importanza in questi primi incontri d'o• perai si distingue quella francese. capeg. giata dall'operaio bronzista parigino H. Tolain. Studiarono, s'incontrarono con de– legazioni operaie di altri paesi, strinsero sopratutto relazioni coi lavoratori d'In– ghilterra. Dai loro colloqui non uscirono impegni vani nè vennero dette parole vuo– te di senso, perchè quando nel gennaio del 1863, aggravatasi la situazione economica di Francia, il Tolain, rivoltosi al «Comita– to del Lancashire» pcrchè venisse aperta una sottoscrizione in favore degli ope• rai disoccupati neJJaindustria tessile fran– cese, la proposta venne subito accettata. In verità la crisi economica era quasi ge– nerale come generale e vivo era il fer– mento in tutto il campo politico-.-sociale europeo. La crisi era forte anche in In– ghilterra. ed ogni volta gli operai si muo• vevano all'attacco per ottenere un aumen to dei salari. o per la riduzione delle ore di lavoro, i padroni inglesi minacciavano d'importare operai francesi. belgi. tede– schi o di altri paesi. Era una minaccia che aveva il suo pe– so perchè di facile attuazione. data la di– soccupazione generale e la mancanza di un movimento operaio organizzato privo di sistematici collegamenti fra i lavorato– ri dei vari paesi. Bisognerà compiere i primi duri passi sulla via dell'affratellamento dei popoli, e, in senso pratico. quello di gettare vaste basi per organismi a carattere internazio– nale. Le richieste d'aiuto da parte degli operai francesi disoccupafi ai lavoratori seppur divisi per nazioni, non si sentono più dei «nemici» l'nn verso l'altro. d'ora in avanti vorranno affermare d'essere fra– telli che lottano uniti. negli intenti e nei meai. per una società che dovrà unire ed ab.tare tutti a r,on affamare o uccidere• Q.1ello degli operai francesi ed inglesi del gennaio 1863, non è il primo caso di solidarietà internazionale fra lavoratori, m". fu piuttosto la conferma di un princi– pio che si andava stabilendo fra lavorato– ri e lavoratori. fra i sofferenti e gli sfrut– tati dei diversi paec;i che si sentivano soli– dali nella lotta per il dcbellamento della loro miseria e della loro sofferenza Prima di q1,,ellodel 1863,un altro gesto di solidarietà internazionale aveva avuto luogo due anni prima, nel 1861. Gli ope– rai edili di Londra che si erano messi in sciopero per la seconda volta (la prima era avvenuta nel 185960) per la conquista della giornata lavorativa di nove ore, ri– cevevano dagli operai lavoranti il bron– zo di Parigi - tramite il loro rappresen– tante H. Tolain e la «London Trade's Cou11cil>. costit•Jit.asi ai primi del 1860- una lettera di solidarietà ed una sotto. scrizione. sLabilendo così un precedente solidaristico e gettando quelle necessarie basi sulle quali potranno poggiare i fu– turi organismi internazionali. Jn questa gara di solidarietà internazio• nale vi è un episodio che vale la pena di ricordare, ed è l'apporto di un gruppo di lavoratori italiani raggruppali nella So– cietà Generale dei lavoratori di Napoli. Sono questi primi atti di solidarietà in– ternazionali fra lavoratori che vanno pre– parando il terreno favorevole alla nascita ed allo sviluppo della futura Internaziona– le. Ed è dalle riunioni, che seg'.liranno a- 81
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