Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964
gli si pongono in campo nazionale, ma. sposizione (4), una di quelle grandi rassc- quasi nello stesso tempo, perchè stret- gnc della industria che sono una dimo- tamente legati in un concatenamento in- strazionc del crescente sviluppo tecnico, scindibile, si presentarono quelli a carat- ma anche> una occasione d'incontri fra tere internazionale, quelli stessi che si ri- uomini di diversi paesi che permette lo- petono, con alcune caratteristiche dh 1 erse. ro il confronto cresperienze nel campo del simultaneamente in più paesi. lavoro e degli organismi di difesa dei la- Per meglio conoscere e trovare una so- voratori. E' a Londra nel 1862 che si in-· luzionc a questi problemi è indispensabile contrarono le delegazioni operaie di diver– seguire il loro concatenarsi e svolgersi dal si paesi. ognuna occupata e preoccu;>ata campo locale o nazionalt a quello interna- di esaminare> i problemi riguardanti la zionale. I problemi si sono fatti più com- mano d'opera, i modi diversi di lavoro e plessi e i primi passi che si faranno. in campo intemazionale, saranno. come quel– li fatti in campo nazionale, estremamente indecisi. pieni di titubanze e di ritegni. Prima necessità: affermare il principio della rl"ciproca solidarietà. Contro un ma– le che si generalizzava si accentuano le iniziative solidaristiche le quali si esten– dono oltre il ristretto campo locale. TI bi– sogno è tanto grande e così generale che si sente la necessità di dare vita ad orga– nismi ed a comitati generali che dovranno trovare mezzi e suggerire modi per alle– viare la miseria. Uno dei primi tentativi in questo senso è quello reaUzzato in Inghilterra nel 1862. il «\Vorking Ma11's Centra! Commitee /or t'ie Relief of the Distress 111 Lancashire> (Comitato Cenrtale dei lavoratori per al– leviare la miseria nel Lancashire). Questi organismi. evidentemente, non rappresen– tano ancora una vera e propria apertura verso la soluzione dei complessi operai. ma possono però indicare l'accentuarsi delle preoccupazione operaie e il formar– si del desiderio e della volontà di occu– parsene. Ad ogni modo è, in questi primi organismi solidaristici, che troviamo gli uomini che dovranno dare poi impulso e senso al nascente movimento operaio or– ganizzato. anche in campo internazionale. Nel 1862 avrà luogo, a Londra, una E- 80 (4) A proposilo della importan1.a delle Espo– ~Ldoni lntl'rna1.ionrili, sullo sviluppo e il con– wlidarsi dei r<1pporti internazionali e come mez– zo per favorire gli incontri fra operai dei di. versi paesi, vi 5arebbe tuna una pagina che dovrebbe essere ~crilta ed una ricerca da ap– profondire. Ecco akuni ratti. Nel 1849, per la prima \·olla, la Camera di Commercio di Lione imiava all'Esposi1.ione di Parigi dodici capi of– ìcina. Nel ISSI, un gruppo di operai furono ldcgati a visitare l'Esposizione di Londra, e :iuesti operai furono scelti dugli ind11s1riali e Jai padroni. L'idea <l'i ,wkl.re operai alle Espo_ ,izioni mondiali fu abbandonata nel 1855, ma fu -iprcsa nel 1861 alla vigilia delta Esposizione Uni\'ersale di Londra che si do\·eva tenere nel 1Sé2. Sono due Saint - Simoniani, l'industriale l\rlés Dufour e i! giornalista Adolfo Gut!roull. ;hc- ~uggc-rbcono :igli operai l'idea di quotizzar– ,i allo $C0po d'inviare una deleg:w.içnc all'E– '>llOSizione di Londra. A!l'Appello del Guéroult, pubblicato nel giornale ., L'Opinione Nazionale• rispose l'operaio bron1is1.1 H. Tolain con una lettera. datata 17 ottobre 1861, nella quale. fra l'altro, r-:ettendo bene in chiaro la posizione de– gli op,er.1i, aieeva: « Come voi, credo che gli opcroi di Parigi sono intelligenti, e, <la pane 11ia vi ringr:-:tio dell'opinione che voi avete d'essi. Ma com<! eoncilia1·c questa intelligenza :on quc,ta inerzia? Pcrchè non si aiutano essi stessi? E' un rimprO\•ero che gli si fa SOl'ente ed al quak non è facile rispondere senza ac– cusare. Quando l'iniziati\·a viene aall'alto dal!'au1ori1à superiore (> da parte dei padroni, essa non ispira che una mediocre fiducia. Per inoffensi\'o che sia il suo scopo, siatene certi ·hc non glielo !'i permenerà di raggiungerlo. ~fa pcrchè, direte voi, rifiutare i consigli di ;oloro che. luce e borsa. ci sarebbero di gran– de aiuto? Perchè noi non ci sentiremo liberi nè nello scopo, nè nella no~tra scelta, nè nei no. stri soldi. Non vi è che un solo mezzo, dire· • 1·oi siete liberi, organizzate\'Ì. fole ,oi stessi i \'ostri :iffari •.
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