Volontà - anno XVII - n.1 - gennaio 1964
anche tale punto di vista si presenta insufficiente. Certo che, se ci atteniamo ai più veri e ai più significativi insegnamenti della storia, ci troviamo, per l'enne– sima volta, di fronte ad un conflitto di grandi interessi, ad un urto di prin– cipi autoritari, i quali, ad un primo esame, possono sembi-arc sostanzialmente differenti; ma che per le masse, che sono destinate a rimanere sempre e solo ~ r,rol~tarie », finiranno col rivelarsi sempre eguali. Crediamo di non errare affermando (in modo alquanto schematico, ma non incongruente) che un governo di « estrema destra» implica sempre una specie di dillatura capitalista; mentre che un governo di « estrema sinistra» si concreta in una dittatura cosidctta proletaria. Un potere di «centro-destra», sarebbe invece un governo « democratico », ma che tende a favorire più i grup– pi dominanti che la classe veramente operaia; al contrario del «centro-sinistra» il quale, almeno nei programmi. si presenterebbe come una democrazia più favorevole agli interessi dei lavoratori. Che poi la nazione sia un regno o una repubblica, questo è secondario; anzi possiamo dire che non ha alcuna impor– tanza, poichè il costo dello Stato non diminuisce per il fatto di avere un re o un presidente: si tratta di un costo sempre enorme, anche quando la nazione è diretta da un'autorità interamente «proletaria». Il primo «trabocchetto» politico del centro-sinistra nostrano sembra am– bivalente per le due parti in causa; infatti, se la barca del governo andrà ancor cli più alla deriva, i democristiani, anche se avranno il coraggio di confessare i loro errori ai loro colleghi che non hanno accettato il centro-sinistra, si cre– deranno lo stesso dalla parte della ragione, per il fatto che, con l'accettare l'esperimento, avranno dimostrato che l'apporto programmatico e politico dei socialisti ha servito solo a peggiorare la situazione. Viceversa, se le cose an– dranno per il meglio, saranno certamente i socialisti che, sostanzialmente, ri– V('ndicheranno al loro operare il miglioramento ... del governo e, quindi, anche avranno po<;sibilità di sostenere che una democrazia « sinbtra » è sicuramente miglio,·c di qualsiasi «destra». Codesto «trabocchetto» reciproco dovrebbe presentarsi come una specie di prova-paragone (e per molti « uomini della strada» può darsi che sia in– terpretato come tale) se. per il momento, dimentichiamo l'esperienza millena– ria che definisce la «politica» non come un gioco d'ingenuità reciproche, bensì come una forza, spesse volte immìte, puntata su interessi o su scopi ben de– finiti, C' sia pure, talvolta, anche indecisa, circa i modi o i sistemi da adottare. 6
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