Volontà - anno XVII - n.1 - gennaio 1964
raio. 1n Spagna. in Portog~lllo. in Bulgaria, in Italia, nella Svizzt:ra, e nell'Ame– rica. nell'Argcnlina, nell'Uraguay, nel Messico e in generale nelle allrc repub• blichc dove esisteva un movimento, la maggioranza fu favqrevole alla crea– zione di un movimento operaio di derivazione anarchica. Invece, nel resto dei paesi, la maggioranza continuò, e ancora continua, a lavorare nelle centrali riformiste e totalitarie. Nella borghesia e negli Stati, al fine di contenere J'avamam1.:nto delle idee e di ogni movimentQ sovversh·o, si operò un mutamento del quale si deve te– ner conto. Gli sfruttatori che, rnn l'esplicito rigetto di qualsiasi richiesta dì miglioramenti. provocavano violenti conflitti, scomparvero in parte e stanno per scomparìn: totalmente. Attualmente cedono senza storzo perchè, dato il controllo che possono esercitare snll\xonomia, hanno possibilità di ,·ecupe• rare quanto sono coslrctti a concedere. Il parlare dei « diritti dei lavoratori >- che fu, in altri tempi, w1 delitto, s'è convertito oggi in una orazione che si recita nelle chiese, nei par-lamenti, nei comitati politici e nelle direzioni sindacali, sotto i sistemi più liberali come sotto i più dispotici. con tali eccellenti risultati per abbrutire e per addormen– tare gli operai, che la borghesia e gli Stati consacrano quantità considerevoli di «diritti» per c<;tcndcre la predica della nuova religione. Fra tante difficol– tà, gli anarchici che operano in coerenz:1 coi principì della AIT, appena si di– stinguono. Ma dobbiamo persistere. giacchè l'avanzata della nostra causa non si compirà eludendo gli ostacoli bem,ì rinvigorendo la lotta comro gli stessi. Se in un d1:.•tcrminato ramo di attività, come nel movimento operaio. stu– dentesco o nel teatro, è possibile, rino ad un certo punto, ricercare l'influen– anarchica, nell'arca del pensiero contemporaneo il problema diventa difficile. E' mia opinione che non esiste corr~nte d'opinione o filosofia nella quale non palpiti una dosi! di idea anarchica o anarchicizzante. Infatti, anche prenden– do ad esempio delle individualità come un Josè Ingenieros, Cajal o Tolstoi, vient.: da domandarsi: fino a che punto erano anarchici o pcrmcuevano che lo [ossero? St:bbenc, tra le diverse correnti di pensiero che si avvicinavano all'a– narchismo, si :-.iano avuti tipi che deviarono nelle più diverse direzioni, i grup– pi rappresentativi furono qudli che meglio resistettero all'azione co1-ruttrice del potere, alla dccrcpitezn morale del riformismo e del marxismo. Scaltra e chiassosa fu la battaglia dei comunisti in Francia per impossessarsi della Le– ga dei Ub-itti dell'Uomo e di quella dt':i Liberi 1>ensatol'i, ma queste resistette- 1·0 meglio del movimento anarchico. oggi fortemente turbato da una corrente dirigenziali.:. E' evidente che, pur riconoscendo nelle citate correnti vaJori ed atteggiamenti coi quali concordiamo, cioè non vuol dire che dobbiamo con es– si.: confonderci: di fronte alla guerra, allo sfruttamento, alla tii-annia e ad al– tri problemi, le detti! correnti si fermano più a combattere gli effetti che le cause. mentn: che. per l'anarchismo, senza tralasciare di combattere gli ef- 21
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