Volontà - anno XVII - n.1 - gennaio 1964
na,iunalc, non ne intendiamo oltd al di fuori di QUL'lli contcnuti nei e con– siderando• del no\tro statuto genera– le, ,01a10 dal Congresso di Ginevra. Sono coo;;ì poco numerosi. che ci si permei tcrà di ripeterli qui: I) L'cmanclpa7.lone del lavoro deve essere 1'01,era del lavoratori stessi; 2) Gli sforzi del lavoratori per con– quistare la propria emancl11azione non devono tendere a costltuJre nuovi privilegi, ma a stabilire per tutti gli uomini vtvenU sulla terra, eguali di· rltli e doveri e ad annientare ogni do– mina7.lonc di classe; 3) La sogge7Jone economica del la• voratore all'Incettatore delle materie prime e degli strumenti di lavoro è la fonte della servitù in tutte le sue for– me: miseria sociale, degrada7.lone mcn- 1ale, oppressione 1>0lltlca; 4) Per qucsla ragione l'emanci1lado– ne economica delle classi operaie è il grande sco1m al quale ogni movlmen· lo politico deve essere subordJnato co– me semplice meT.1..0; 5) L'emanci1mzione del Javoratorl non è un problema semplicemente locale o nazionale; ma Invece Interessa tutte le nazioni civili, polchè la sua soluzione è subordinala necessariamente al loro concorso teorico e pratico; 6) L'Associazione come pure tutti i suol membri riconoscono che la veri– tà, la gtusli7.la , la morale devono for. mare la base della loro condotta verso tutti gli uomhù, senza dlsthvJone di colore, di credcnw o di mu:ionalllà; 7) Infine consldcran 0 come lDI dove– re di reclamare I diritti dell'uomo e del cittadino, non solo 1>er i membri 18 dcll'A.ssociazione, ma aJtresi per chlun· que compia i suoi doveri. Nessun do– vere senza diritto, nessun diritto sen– za dovere. Tutti noi sappiamo che qucsro pro– gramma così semplice e giusto e che esprime in modo così poco prcrerwic,. ~o ed aggressivo, le richieste più che;: umane e legittime del proletariato. contiene in sè, precisamente perchè è un programma esclusivamente umano, tutti i gcr·mi di una immensa rivolu• tione sociale; il rovesciamento di quanto è e la creazione di un mondo nuovo. Ecco dò che dev'essere ora -.piega• 10 e reso comprensibile e chiaro per tutti i membri dcll'Intcnrnzionalc. Questo programma porta con sè una scienza nuova, una nuova filosofia so– ciale che deve sostituire tulle le vec– chie religioni, e una politica del tutto nuova, la politica internazionale, chi!, come tale, ci affrettiamo a dirlo, non può avere altro scopo che la distn.uio– ne di tutti gli Stati. Perchè lutti i membri dell'Internaziom,lc po-.-.ano a– dempiere coscienziosamente il lorn doppio dovere dì propagandisti e di ri– \'Oluzionari, bisogna che ciascun d'es– si si penetri in lui stes~o. per quanto è possibile di questa ..cicnza, di questa lilosofia. di questa politica. Non deve vastar loro il sapere e il dire che vo– gliono l'emancipazione economica dei lavoratori. il godimento integrale del proprio prodotto per ciascuno, l'aboli- 7,ione delle classi e della servitù 1>0liti– ca, la piena realizzazione dei diritti V· mani e l'equivalenza perfetta elci dirir– t i e dei doveri per ciascuno - il com– pimento, in una parola, della fntel– lal'lza umana. Tutto ciò ,;;en,a dubhio
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy