Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

t.ersi con le mani legate dietro la schiena e con la testa sotto la frusta che percuote - tutto cio si appartiene alla ragione e, quindi, la verità può es– sere presentata agli uomini con evidenza tanto irresistibile cd anche con accenti assai familiari alla loro comprensione, da far superare finalmente loro le più ostinate prevenzioni. Si permetta alle moltitudini della Persia o dell'Indostan di seguire il proprio cammino, si permetta alle verità politi– che -- scoperte dai maggiori e migliori studiosi europei - di diventare parte del loro linguaggio abituale. e sarà. impossibile che non si verifichi la conversione di Qualche solitario (2). E' proprio della verità la prerogati– va di propagarsi; e, al di fuori delle grandi scosse nazionali, i difensori del– la verità diventeranno, a mano a mano, sempre più numerosi. Le cause che ostacolano il progresso degli uomini non sorgono dun– que dal clima, ma dai fanatismi vigilanti e intolleranti dei sovrani dispotici. Supponiamo che la maggioranza di una nazione, a causa di un lento progresso si sia convinta dei vantaggi che procura la libertà. o - ciò che è lo stesso - della sua praticabilità. Questa supposizione equivarrebbe ad Im– maginare diecimila uomini mentalmente sani, rinchiusi In un manicomio e vigilati da un corpo di tre o quattro guardie. Fino ad un certo momento J reclusi erano stati convinti - per quale specie di assurdità, l'intelletto uma– no non è riuscito a comprenderne il motivo - che erano dei pazzi e che la vigilanza alla quale erano stati sottomessi era necessaria per la loro sal– vezza. Per questo motivo si erano piegati alle frustate. si erano contentati di un pagliericcio, s'erano adattati al pane ed acqua, ritenendo Il giogo come una benedizione. In seguito, una cauta propaganda. da parte di alcuni di loro, spiega che tutto quanto hanno sopportato sino a quel momento è sta– ta una imposizione. Il sospetto si estende, fa riflettere, fa ragionare. L'idea è fatta circolare dall'una all'altra cella ed, in certe occasioni, quando la vi– gilanza del guardiani non lo impediva, essi hanno goduto anche dei pia– ceri della cospirazione sino a quando giungono non solo ad avere una chiara percezione. ma anche una decisa persuasione (e questa investe la maggio– ranza dei ricoverati) che trattasi di una vera e propria imposizione. Quali saranno le conseguenze di questa convinzione? La influenza del clima impedirà loro di adottare i mezzi diretti alla loro liberazione? Esiste intelletto umano che non percepisca una determinata verità quando gli si presenta pressante e ripetuta? Vi sarà un solo pensiero esente da indigna– zione per tanta orribile tirannia? In realtà le catene spariranno allorchè la magia della falsa convin– zione sarà dissolta. Quando la grande maggioranza della società sarà per– suasa che può ottenere un determinato beneficio da sola, non v'e necessi- (2) ((Persia» ed «India» sono esemplificazioni dell'autore, per indicare come certi paesi, non certamente per l'Influenza del clima, si trovassero in condizioni retrograde rispetto a certi altri, in cui alcune « verità politiche» erano state propagate ed erano entrate a far parte del patrimonio culturale degli abitanti. 670

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