Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

ram~a. non troppo ancorata alla realtà nale, che, istintivamente o per ragioni dei fatti; certamente occorrebbe ben al- definite, ha sempre lo scopo di dimo– tro. Tuuavia qualcosa, almeno di mora!- strarsi generosa perchè la povertà sia mente positivo, scaturirebbe dall'animo sempre contenta e rassegnata. delle moltitudini, poichè è oltremodo de- Comunque, nella forma e nella sostan– primente vedere che, ))On appena viene za dell'attuale società, si può essere mo– chiusa una parentesi bellica, le feste tor- rali ed immorali ,sia nella miseria come nano a rintronare di spari e di ludi gucr- nell'opulenza. Ma il problema non è im– rieri tra ragazzi. Armi-giocattolo magari plicito in cotesto particolare contrasto, regalate da genitori o parenti che hanno poichè sappiamo che, per quanto si fac– avuto beni e famiUari sterminati dalla eia, pensieri e sentimenti non si possono guerra ... Ed anche questo fa parte della certo mettere, come tante schede, in un serie illimitata delle « piccole cose», che, determinato casellario; il vero problema ad un primo esame, sembrano inefficaci è bensì posto come un « rimettere tutto e che invece ,sono parte integranti delle in causa "· « rivoluzioni silenziose,._ Mark Twain scrisse che .,Si può sop- Molti anarchici - talvolta più nel loro portare il dolore da soli, ma per gode- intimo che apertamente - si chiedono re veramente di una gioia bisogna divi- perchè le idee anarchiche non abbiano la derla con qualcun altro». Giusto, però fortuna e la forza di « pressione storica ,. quando la gioia è capace di porre in re- che ebOCro altre idee o altre ideologie, ciproco contatto la parte mjgliore di noi come, ad esempio, il cristianesimo o il stessi con quella dei nostri simili. Le gio• più giovane comunismo. Sembrerebbe che ic orgiastiche, od anche semplicemente l'idea anarchica - la più socialmente convenzionali o di tradizione, come sono disinteressata e la più intellettualmente le carnevalate o Je sagre paesane, non libera - non debba incontrare che diffi– riescono ad incidere profondamente nel ciii e numerosi ostacoli oppure gelida migliore tessuto P.ei sentimenti: lasciano indifferenza tra le masse. Può darsi che il tempo che trovano, e Io lasciano sem• sia appunto per il suo disinteresse che si pre statico ed inutile, morto anche nelle trova costantemente di fronte ad una in– effervescenze più chiassose. comprensione più o meno vasta e, d'altra La moralità è pure questione di gioia parte, anche perchè le idee trionfano più profonda, di fiducia in se stessi e nella facilmente quando fanno presa sugli i– vita in genere. E la corruzione morale, stinti meno scrupolosi o più immediati più che dal fattore economico, scaturi- della natura umana, cioè quando hanno sce da una neg~tiva insufficienza dei rap- la suggestione e la forLa di « promette– po,·ti umani. La povertà è sicuramente re» giustizia e benessere per tutti oppu– l'aspctto di un rapporto sociale ingiu- re quando premono sugli egoismi più CO· sto, specialmente quando scorre paralle• muni e meno responsabili. la ad una ricchezza sfacciata e immerita- L'anarchico, talvolta, non comprende be– ta, ma necessariamente non è fonte di ne tutto questo e si stupisce che trova corruzione, come, in fondo, non lo è la molta indifferenza anche tra quegli indi– ricchezza, Ja quale, anche quando è bene- vidui che, per unica risorsa hanno, il fica verso i diseredati, quasi sempre agi- loro lavoro quotidiano... Sì, sarà pure sce coi sistemi della beneficenza tradizio- questione di mezzi e di buona volontà, 651

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