Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963
O - Queste sarebbero le cause interne. E le cause esterne? R - Pochi combattenti, luogo Inadatto per Io sbarco ed assenza dell'ap– poggio aereo. Gli invasori, uno-due mila, quando nessuno più li aspettava per proteggerli, giunsero in un luogo lontano dalla zona urbana, persuasi dalla propaganda - ciò che è peggio - che sarebbero stati accolti a suon di musica e senza dover fronteggiare il nemico. Il governo castrista inviò sul luogo dello sbarco il più agguerrito e gio– vane reparto. Secondo persone bene informate, queste forze ammontavano a più di cento mila uomini. L'organizzazione era scarsa ed ii morale poco alto, mentre il materiale bellico era indubbiamente abbondante per quanto si rife– risce ai fucili, alle mitragliatrici, ai mortai, ai molti carri armati ed ai lan– ciafiamme. Come comprenderai, la sproporzione era molto evidente, e ciò che avrebbe potuto. in certo qual modo, stabilire un equilibrio di forze, cioè la superiorità aerea, mancò all'ultimo momento per ((disposizioni superiori». Con tutto ciò, Io sbandamento delle forze castriste fu scandaloso: cen– tinaia di miliziani e soldati vagolavano atterriti raccontando frottole sui favo– losi eserciti e sul materiale sbarcato dai nordamericani. La fine però era certa. La deficienza di forze, senza appoggio aereo, impose la resa di fronte alla superiorità numerica e militare degli avversari. O - Immagino che questa fine pose termine all'atmosfera di ottimismo di cui hai parlato poco fa. R - La reazione di fronte all'insuccesso dello sbarco è facile a com– prendersi. Il regime, con quell'abilità caratteristlca dei bolscevichi, ingrandi l'evento e parlò di un trionfo, che, meschino e ridicolo come era stato, doveva passare sotto silenzio. O - Ma era logico che così acca<lesse: non vi sono mai sconfitti dalla parte dalla quale si trova il cronista. Nel 1956, all'epoca <lei fatti di Suez, Nasser, che pur aveva perduto tutto il materiale bclUco nel deserto del Sinai di fronte agli ebrei, quando ebbe termine il conflitto per disposizione del- 1'0.N.U., parlava delle vittorie arabe. Per terminare questo punto, dimmi se corrisponde al vero che l'insuccesso <lello sbarco rafforzò il regime. R - Naturalmente, ed anche in modo massiccio. A mio modo di vede– re, da questo Insuccesso bellico si originarono tante cose: da un lato vennero sopravvalutate le forze del regime, le quali si trovavano in ombra, molto de– moralizzate, anche se non in piena decomposizione. Inoltre si ebbe un eccesso dt ambizioni ed anche di opportunismo da parte di quei politici che crede– vano che fosse giunta l'ora della spartizione del bottino e che, in conseguen– za, affrettarono troppo i tempi e non calcolarono i fattori avversi. Vollero realizzare un lavoro di gruppo e lasciarono che fosse tesa un'imboscata a molte migliaia di cittadini non avvertendoli in tempo utile. Il risultato di quanto ho testé detto è stato quello che ora vediamo. Il regime si rafforzò, aumentò i1 disinganno. Segui un'implacabile repressione e questa servì di 618
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