Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
sua triste realtà, con tutte 1e sue miserie e le sue atrocità; è proprio in Spagna che Bufmel ha girato il suo penultimo capota. voro e Viridiana •, anche se dalla Spagna ufficiale e gallonata viene il più possente attacco contro questo film. In • Civiltà Cattolica•, Padre Enrico Baragli si scaglia contro Viridiana scriven– do: • Non vi si contano, tanto ne è pie• no, i più irriverenti e sacrileghi accosta• menti narrativi e figurativi tra sesso e re– ligione, purezza e corruzione, sacro e pec– caminoso; i simbolismi più urtanti tra il mondo animale e quello morale-sociale. umano. Maturi zii che s'impiccano per– chè non possono possedere nipoti vergini e nottambule; bambine che saltano con la corda dell'impiccato, che bruciano i segni della penitenza cristiana, che dor– mono su canapè sotto i quali si prosti– tuiscono sconce coppie; novizie vestite da sposa che vengono narcotizzate e concu– pite•· E continua, citando i lerci ubriachi che • organizzano nel cenacolo principe– sco la più immonda orgia che possono, indi si fanno fotografare disponendosi se– condo i gruppi dell'c Ultima Cena» di Leonardo da Vinci, poi degenerano in sce– ne da bordello, mentre l'immondo guercio che vi teneva la parte del Salvatore ini– zia a colpi di randello la fracassatura ge– nerale della tavola, quando sulla sporca t'regenda il grammofono non cessa di dif– fondere l'altissimo tripudio dell'Alleluia di HandeL•. Viridiana in vero. è un impasto di lita. nie e bestemmie, di sacro e di profano, e anche dj crocifissi che scattano lame di coltello, in vendita fino a qualche anno fa nei bazar; è un film capace di far nascere nell'animo dello spettatore, un forte ri– sentimento e, nel contempo, un'intima partecipazione- Uno spettacolo bellissimo, un raffinato montaggio di temi e di sim- 602 bologie contrastanti, un commento musi– cale polemico. In definitiva, un'opera sinceramente li– bertaria, che possiede, in ogni sua sequen– za, una carica rivoluzionaria distruttrice, annientatrice, contro le menzogne, contro le convenzioni sociali, quali, tra le altre, la fede, la vocazione religiosa, e, per non parlare dei miti, contro la miseria e con– tro l'oscurantismo, che imperano nell'ir– realismo atroce della Spagna di oggi. li sig. Padre Enrico Baragli, ha sotto– lineato quanto a lui premeva, egli che non s'è mai preoccupato di contare le centinaia di mendicanti che girano per le strade di Madrid, di leggere i giornali della domenica, dove, in intere colonne di avvisi, si chiede la carità (non quella e cristiana», ma quella più sostanziosa del tozzo di pane), si chiedono vestiti, cure mediche, ecc., egli che ignora - o vuole ignorare - i tanti menomati fisici, che, dalla fine di quello che risultò esser sta– to l'assassinio del popolo spagnolo, chie– dono ancora una gamba di legno. E' contro questa tragicà ed amara real– tà che Luis Bufiuel si è scagliato e si sca– glia in ogni sua opera, anche se si voglia ricordare il suo passato espressionista o surrealista, oppure che si voglia parlare di una sua certa ed indiscutibile nostal– gica trascendenza verso il divino. Forse, alla base di tutto quanto è de– scritto in • Viridian'a » c'è veramente un fondo di cattolico, forse, il blasfemo è la conseguenza di quella certa sua educa– zione, che il collegio dei gesuiti di Sara. goza gli ha dato, e da cui scaturisce quel– la maledetta voglia di bestemmiare e di insozzare tutto ciò che è puro. Ma, in fin dei conti. non è forse ciò una conseguen– za di tutta quella reale contraddizione che distingue la vita spagnola? (I. occi)
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