Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

Per i compagnimorti L'urlo della pioggia circonda le case, invade e gozzoviglia sulle strade. Il cielo si è perduto, annegato in un mare di nebbia. E' giunta l'ora di accendere candele per questa morte appollaiata in casa, per questo freddo silenzio disumano. Mio povero Van Googh volevi fare il missionario e sei morto suicida. Staccandoti l'orecchio, nell'improvvisa follia, credevi di mandare all'inferno il tuo forsennato dolore. Batte il piccone, urta contro la roccia, Oh questi scheletri d'uomini dannati che muoiono sepolti e disperati! Oh questo immane grido che non affiora, questo relitto squarciato, fatto a pezzi, che non emerge. che finite nella oceanica tomba del mare, Beati voi di morte marina, voi che almeno affiorate in superficie, amati detriti dell'uomo che siete lanciati alla deriva, e prima o dopo la riva raggiungete. 587

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