Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
Effettivamente è l'eredità cristiana che regge ancora e snatura l'intelligenza dell'Europa occidentale al punto da farle adottare, in tutte le questioni dove il sesso è In gioco, le dottrine più assurde, più mostruose, più inwnane »; e Sé– verine, la nota giornalista e conferenziera a noi tanto vicina, pensa che « sono felici soli i bambini voluti o almeno accettati; la loro venuta non cagionando né un supplemento di miseria»; l'homme de lettre Léon Deffoux ha un'opinio– ne molto personale ed afferma: « Il neo-malthusianismo non rlleva né dalle morali, né dai principi, sociali, egualmente vani ed effimeri. E' una forma di rivolta riflessa contro l'ordlne naturale basato sul dolore». E non finirei con le citazioni, tutte permeate da spirito ribelle, razionalista e non conformista. Accanto all'Humbert, troviamo, come sostenitori e collaboratori, i roman– zieri Victor Marguerite e Miche! Corday, i giornalisti Aurelio Patorni e Pierre Ramus, la dottoressa Pelletier. Dall'Italia portò l'adesione alla Lega mondiale per la Riforma sociale il professor Mielli, oltre al dottor P. Russo, geologo ed autore del volume Saggio sul problema sessuale. Ed, inoltre, Fernand Kolney, autore di vari lavori letterari, fra i quali La grève des Ventres e L'HonnCte Poicaré (libro sequestrato dalle autorità governative); Camillo Flammarion, astronomo di rinomanza mondiale e filosofo, che fece pervenire all'Humbert in carcere una lettera firmata e uno studente»: Flammarion aveva allora 70 anni (Che bella lezione di semplicità data a coloro che possiedono più titoli che sapere!: così si esprime Jeanne Humbert a proposito della lettera del Flammarion). Per finire, cito fra gli altri, Herbert George Wells, celebre scrittore inglese, il quale lasciò scritto: « Io farei del controllo delle nascite la pietra di paragone dell'ortodossia fra U liberalismo e la reazione ... Tutti coloro che sono contro la limitazione delle nascite sono contro la rivoluzione progressista». E, in un discorso pronunciato a Londra nel dicembre del 1931, ebbe a dichiarare: • Il controllo delle nascite è li più urgente dei movimenti moderni. Deve divenire una parte cosciente della grande rivoluzione alla quale noi lavoriamo ». Abbandonando scrittori e personalità più e meno lontani nel tempo, riten– go utile trascrivere qualche passo dello scrittore contemporaneo Luigi Rigna– no, autore di Grande Conoscenza e Logica suprema: « L'immenso flagello della guerra che ancor oggi, ahimé, tortura le nazioni, rappresenta ed esprime lo sta– to norma I e della bella natura. Tale è la conseguenza della prolificità ecces• siva, della procreazione senza limiti. Chi sono coloro che incoraggiano la nati– vità e sono contrari a limitarla, anche se eccessiva e nocvia al bene pubblico e privato? Dei rivoluzionari ai quali la miseria delle classi proletarie sembra servire i loro fini; i dittatori; coloro che vogliono, mediante guerra e emigra– zione, esportare masse umane, onde con queste procurarsi, anche in altri paesi, Wl predominio materiale o spirituale; e in generale i nemici dita libertà, i qua– li hanno interesse che la gente sia credula ed ignara e bisognosa; che essa ri– manga un gregge belante ... che Ja città sia popolata più da padri che da uomini ... ». 581
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