Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
degli uomini, constatiamo che, in generale, gli anarchici, dai più noti teorici ai più modesti militanti, anche quelli che •teoricamente• non condividono le teorie malthusiane o neo-malthusiane, in privato, nei loro rapporti sessuali, in famiglia, le mettono in pratica, limitando così la «prolificazione». Ed a proposito credo utile fare una precisazione t1 storica ». Bakunin, Kropotkin, Eliseo Reclus, J. Grave e, per un certo periodo, anche S. Faure, in seno alla Prima Internazionale non appoggiarono l'opera e l'azione neo-malthusiana di Paul Robin; anzi, più che indifferenti, si mostrarono ostili e J. Grave adoperò espressioni alquanto sarcastiche nei confronti del Robin e delle sue teorie (4): l'incomprensione dei suoi amici e compagni internazio– nalisti addolorò molto l'animo di Robin che lottò, per tutta la sua esistenza, in favore della libertà sessuale sotto tutti i suoi aspetti e sotto tutti i suoi rap• porti umani e sociali. Ho parlato di incomprensione, ma sarebbe stato più esatto dire che quelle belle intelligenze anarchiche peccarono di soverchio ottimismo nei loro calcoli sul • divenire • demografico dei popoli e ciò - probabilmente - come reazione al prematuro pessimismo del • duro teologo Malthus •, per come lo definisce Eliseo Reclus, il quale, nelle sue premesse e nei suoi ragionamenti critici par– tiva da un punto di vista poggiato sul sentimento - o nozione - di «giustizia». Ho sotto gli occhi il primo volume degli Scritti Sociali di Reclus (5); nel capitolo V, intitolato La povertà e la legge cli Malthus così scrive: Allo stesso modo dei pontefici della scienza economica, anche le vittime del cattivo fwnionamento sodate ripetono, a modo loro, la terribile "legge di Malthus" - il povero è di 1roppo - che il prelaro protesrante formulò come un assioma matematico circa un secolo addietro ... •. E più avanti, sempre alludendo ai «poveri,., l'autore aggiunge: « .•. ma almeno si consigli loro di privarsi delle gioie della famiglia: niente donne, niente figli!... Una discendenza numerosa dev'essere un lusso riservato ai soli favoriti della ricchezza: questa è la morale economica•· Parole evidentemente dettate da un sentimento di giustizia sociale. Sul lato « matematico• della questione, il Reclus si esprime nei seguenti 1ermini: « Ma se i poveri rimasti imprevidenti ad onta delle raccomandazioni dei professori non vogliono usare mezzi vreventivi contro l'incremento delfa po– polazione - ecco che la natura s'incarica di reprimere l'eccedenza... in mi- (4) Cfr. G. Giroud: Paul Robln. Sa Yle. ses ldffs. 50n action. · Ed. Mignolct-Storz. Nei nu– meri del periodico Rt1tM111tlon dal 1902 al 190&e nella ..tampa ri, ·olu:r.lonaria dell'epoca si poò trovare reco delle Yive polemiche tra il Robin cd i suo, discepoli con i propugnatori della soeie1à futura. In un articolo comparso sull'organo libertario brasilero Aurora (n. 4, maggio 1905), E. Re. clus ha pubblicalo, sotto il titolo Una grande ml1 1lfka:r.lone, una critica del neo-malthusiancsimo. Posizione strana, cd anche paradossale, per una mente aperta come quella di Reclus. Si può so\. 1anto spiegare come reazione alle posizioni rigide cd intransigenti di P. Robin, il quale poneva la • buona natalità,. quale condizione prima di una possibile società futura di liberi e di eguali. (5) Ed. • I Libri dell'Anarchia ... Buenos Ayrcs, 1930. 578
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