Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
un mondo diverso da quello attuale: l'Europa dei secoli XVIH e XIX era piena di speranze, guardando molto lontano e credendo di giungere presto a disfarsi del tenebroso passato dei se– coli autoritari, i quali, purtropp0, so– no risorti nuovamente ai nostri tem– pi. Sotto l'impulso del nazionalismo, la carta geografica del Medio Evo è stata ricostituita in gran parte dell'Europa; la vita economica ha segnato a sua vol– ta un regresso in dipendenza dell'isola– mento doganale; altrettanto la vita po. lilica in tutti gli stati fascisti. Cosl, in certi Paesi si è giunti alle bande ma– tricolate dei duci, alle dittature miJi– tari, o.Ila mentalità del secolo VII, pe– rò con le armi àel secolo XIX. Alcuni anarchici contemporanei credono an– che cli vivere in tempi civili, però si rendono conto ciel pericolo che minac– cia tutti (5). - Tenendo presenti le tendenze del– l'evoluzione sociale, a me pare che la realizzazione progressiva del sociali– smo prepari la !.trada libera all'anar– chi:1.. La previsione egu.::i.litaria e col– lettivista provocherà la reazione del– l'individualità umana, la quale, pur te– nendo conto della necessità di una ba– se economica uguale per tutti, si rifiu• la di accettare la triannia d'una ideo- (5) Dopo poco tempo da questa conversa.. .zionc, i libcnari francesi r.iggruppati intorno al Sen~ur (diamo soltanto un C"SCmpio)pubbli– carono. con un'edfrionc di 100 mila csc.mplari, per come sostiene Le Solr, l'anicolo di JOttl Caillaux: Incateniamo Promotco!, nel quale ve. niVll denunt.iato il pericolo deDa più spavento– -sa delle guerre, quella col gas. Il gruppo de L'cn dchora (E. Annand) indubbiamente ni>n ammette questo ge$tO, perchè Caillaw: appartiene alla destra. In Ggl'li modo. la verità sta al di sopra degli antaaonismi, qualunque sia la persona che In proclama. 574 logia politica e, tanto più, la limitazio– ne dogmatica dell'intelligenza. Il pen– siero non può essere imprigionato in un credo temporale ... - Voi credete che il socialismo pre– pari la via all'anarchia ... Questa illu– sione era possibile agli inizi del socia– lismo, il quale, se realizzato, sarebbe stato utile ... Già allora il settarismo e la fede assoluta in un unico sistema erano oltremodo dominanti e mai s'è avuto un accordo tra le diverse forme di socialismo. Non si è neppure tenta– to di approfondire la necessità di una prevalenza o di preparare la realizza– zione di un accordo. Le ambizioni e gli odii di Marx, che hanno disfatto l'In– ternazionale del 1864, dimostrano ciò a luce meridiana. Ai nostri giorni, gli stessi odii e le stesse ambizioni han– no spinto i bolscevichi russi ad impri– gionare, ad esiliare e ad uccidere (co– me a Kronstadt) i fratelli socialisti e quanti non la pensavano secondo le personali opinioni dei capi. Ciò che fe– cero le Chiese con i loro eretici, han fatto e fanno essi con gli eretici del socialismo ... Sono stato forse l'unico che, in quegli anni, sotto il titolo Ab– basso le dittature!, mi sia battuto per dimostrare quanto sia utopistica l'ar– monia tra i socialisti che godono del... « diritto proporzionale» di servirsi de– gli strumenti di lavoro e delle ricchez– ze sociali, vivendo ciascun gruppo a suo modo e senza occuparsi della for– ma di vita sociale degli altri. I sociali– sti e gli anarchici p0trebbero vivere gli uni accanto agli altri come buoni vicini, cooperando quando è necessa– rio e neutralizzando alcune istituzioni a seconda delle pratiche direzioni che l'esperienza farà loro risaltare davanti agli occhi... In effetti, senza questa vi– ta in comune, ogni socialismo realiz-
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