Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
mesi nel podere di un altro amico ... E' un uomo calmo, forte e ponderato. Le sue tasche sono piene di carte. Stampa continuamente traduzioni da quando non edita più la sua rivista. La sua opera si mostra attraverso i libri. Vi regala degli opuscoli sol che gli diciate «buon giorno», però rispar– mia il denaro per i tipcgrafi. A volta incontra dei compagni che gli affidano un lavoro supplementare per amicizia ... (I). - Quanti anarchici vi sono in Ro– mania? - Non so. Nel mio paese, cosl co– me anche in altri, l'anarchico è uno spauracchio. Per i borghesi e per i bambini deve assolutamente avere u– na grinta feroce, i capelli irsuti, la sciarpa annodata al collo come una corda. ed una bomba, o almeno un pugnale, sempre in tasca. Il sorriso di Nettlau è silenzioso ma comprensivo. - La confusione tra anarchici e ter– roristi, tra individualisti e nichilisti non è mantenuta soltanto dai nostri naturali avversari, ma anche dai mili– tanti di sinistra. L'ideale anarchico è semplice, mentre molte sono le forme con le quali è stato esJX)sto. Esistono tante concezioni ed atteggiamenti ri– tenuti anarchici, ma io mi riferisco a quelli che guardano con attenzione ai problemi sociali, che sanno interpre– tare la storia e che sanno guardare tra (I) Quando scrfrevo queste righe, Musoiu 11\'eva, più o meno, la stessa età di Netllau. Successivamente si traslocò in un quartiere del centro. in una casa cadente per la quale non pagava nulla. Aveva tre stanui piene di stam– pati e dì libri. Mori Il 14 novembre 1945, U porno stesso in cui compiva gli 80 anni. La.. ,•orò sino all 'uJtimo momento. le brume dell'avvenire... In ogni mo– do, la letteratura anarchica deve es– sere diffusa. pcrchè è la nostra arma migliore. - D'accordo. La violenza non è uti– le a nessuna idea: la violenza impone la idea, ma la snatura. I veri anarchi– ci sono pacifici. Rispettano la vita e per ciò proclamano il pastulato dell'in– dividualità e si oppongono ad ogni op– pressione, giacchè l'indipendenza è la piì.l ambita di tutte le ricchezze. La negligenza e l'apparente disordine nel quale vive un certo numero di a– narchici, mettono in risalto appunto una libertà fisica ed intellettuale, una maturità di pensiero, una pienezza di vita slegata dal giogo della proprietà ... In questa piccola abitazione, colma di stampe, di documenti e di mano• scritti, simile ad un compartimento di deposito abbandonato v'è una tale ric– chezza che mai riuscii a trovare nep– pure in fastose biblioteche. Una specie di affinità elettiva fa sì che i rifugi di questi solitari siano identici a Vienna, a Bucarest, o a Parigi, per come a– vrei avuto modo di rilevare alcune settimane dopa in Casa di :Émile Bi– dault. Questo tipografo possedeva una editoria in un vicolo senza uscita, nel– le vicinanze di Rue de Bretagne, in un mercato popolare sporco e conge– stionato. Quando entrai in quella casa, una giovinetta preparava da mangiare in un cucinino, tra montagne di carte e collezioni di vecchie riviste. La tipografia di Bidault è come u– na qualsiasi altra azienda similare, pe– rò Bidault edita una collezione di opu– scoli mensili a sue spese, pagandola cioè con quanto riesce a guadagnare 571
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