Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
Avviene gradualmente, nel compagno cosciente, una presa di forza ideologi– ca: coi vincoli affettivi, colle aflinità e soprattutto con un grado di preparazione culturale (di conoscenza specifica) che affina la sensibilità orientatrice nella critica politica esterna. Quando il militante s'è completato nella perfezione for– mativa, di solito, comprende tutto il privilegio che gli deriva dalla sua avvenuta liberazione. Un privilegio proprio derivante da una liberazione totale. Or bene, il possesso di questo privilegio, la perfetta coscienza d'una verità acquisita ed acquisibile da tutti, al cospetto d'un corpo sociale impermeabile, nello spazio e nel tempo, alle idee di liberazione, limita di pessimismo l'azione degli anarchici; nella qualità, nella quantità, nel tempo e nello spazio. La civiltà delle masse scrive un capitolo sconcertante nella storia dell'evo. luzione umana; così accade che non riuscendo a farsi sentire nel clamore dei dibattiti politici esterni, gli anarchici si chiudono all'interno dello loro fortezza ideologica, accontentandosi di loro stessi nei modi diversi e consentanei al vario tipo di interpretazione particolare dell'anarchismo. Sembra che l'anarchismo, (piuttosto è una realtà) come movimento di uo– mini stia percorrendo una parabola discendente. Un=icrisi di uomini, di intelligenze non-catturate; una crisi di mezzi specifici e soprattutto una realtà del mondo assai mutata dai tempi aurei in cui il Movi– mento anarchico mondiale diceva una parola ascoltata agli uomini che prepara– vano la loro liberazione. Sarebbe interessante stabilire, in un dibattito serio e documentato, i rapporti dei metodi di un certo anarchismo trascorso, in rap– porto alle realtà del periodo storico, contingente, del tempo. Ecco, noi troveremmo, molto probabilmente, che vi era connessione nei metodi di lavoro con l'attesa di quel medesimo momento storico. La metodo– logia non è cosa inventata per sostenere una tesi; è materia d'insegnamento, tanto più discussa ed accettata quanto più l'uomo Si propone d'impiegarla al fine di certo specifico lavoro. V'è un metodo per l'inganno sistematico, v'è un metodo di liberazione, coerente. Il metodo tuttavia, come discorso logico, strumento di liberazione, se usato dagli anarchici, prende i1 posto dell'empirismo, della visione personalistica della realtà, degli slogans-cattura, delle ideologie antiche e superate come arnesi di potere delle vecchie classi dominanti. Ad una metodologia di potere, una metodologia libertaria. A questo punto sarebbe ancora interessante stabilire quanto abbia impedito l'analisi chiusa delle interpretazioni dell'anarchismo, in campo mondiale, l'as– segnarsi del Movimento, espressione internazionale, d'un metodo specifico di lavoro, in coesistenza intelligente coi principi di fondo, che rimangono inalterati, patrimonio d'una più vasta umanità che vi attinge a mani piene. Cose di studio; che bisogna studiare, perchè ad un certo punto dobbiamo liberarci da quel poco o quel tanto di semplicismo fideista che, a ben guardare, è terreno fecondo per la Grande Cattura del Potere. Il tempo che corre dalla fondazione della Prima Internazionale alla vigilia dell'avvento del fascismo, espressione nuova dell'antica violenza del potere po- 565
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